'Memorie riflesse', la mostra di Schepis: "Ho disegnato le emozioni del passato e le percezioni del futuro" - FOTO

Sarà possibile visitare l'esposizione all'interno dell'ipogeo di piazza Italia fino al 28 settembre

“Memorie riflesse” è una mostra-viaggio dentro i ricordi siano essi storici o appartenuti al mito, un viaggio condotto dall’artista reggino Nuccio Schepis. L’esposizione, organizzata dall’associazione scientifico culturale IN.SI.DE, patrocinata dal comune di Reggio Calabria assessorato alla valorizzazione dei beni culturali e inserita nell’ambito delle giornate nazionali del patrimonio si aprirà venerdì 20 alle ore 18 e 30 e sarà possibile visitarla fino al 28 settembre.

Ai microfoni di CityNow l’affermato artista reggino, conosciuto per la restaurazione dei Bronzi di Riace ha spiegato:

Elmar Marcianò mi ha proposto l’esposizione di una mia mostra all’interno dell’ipogeo. Ho subito dato la mia disponibilità, molti mi conoscono per il restauro dei Bronzi e non come artista in generale, e mi son chiesto, perché non presentare dei disegni che si sposano bene con l’architettura ed in particolare lo stesso luogo espositivo? La tecnica utilizzata è semplicissima, non ho mai adoperato la gomma per cancellare bensì la penna Bic per disegnare e dei semplici fogli bianchi ed in questo modo ho rappresentato tutto quello che è il mio passato ed il futuro”.

La mostra, curata da Elmar Elisabetta Marcianò, offre al pubblico 17 opere, 17 disegni per 17 tappe di un lungo viaggio. Sirene, uomini, amori, figure malinconiche, abbracci immortali “disegnato” su piccole preziose tavole che raccontano storie e vissuti in cui riconoscersi. Lo stile inconfondibile fatto di linee precise, sicure, nette tracciano in pochi segni volti colmi di nostalgia, figure “cadute”, abbandonate spesso sensuali. Un mondo, quello di Schepis, in cui il disegno diventa protagonista assoluto di un vissuto in cui niente è trattenuto, in cui tutto scivola languido, figure perse e nel tempo riflesse nella memoria collettiva.

Corpi sottili come ombre, fiammelle nella luce della conoscenza. Allestita presso il sito archeologico ipogeo di piazza Italia offre spunti interessanti non solo dal punto di vista dei contenuti e dello stile, ma sarà anche occasione per dialogare intorno all’importanza del disegno nell’arte troppo spesso emarginato o considerato di poca rilevanza di fronte all’espressione pittorica ed è a questo proposito che ricordiamo le parole di S.Dalì tra i più grandi geni dell’arte: “Il disegno è l’onestà dell’arte. Non vi è alcuna possibilità di barare, O è buono 0 è cattivo.”