Reggio, passeggiata del sindaco al Watefront: 'Qui nascerà il museo del mare'

Il sindaco di Reggio Calabria torna a parlare del progetto dell'archistar Zaha Hadid

Pur essendo ormai quasi pronta, nell’immaginario collettivo l’opera del Watefront non ha ancora preso, esattamente, forma. È forse questo il motivo per cui, alla vigilia di quella che sarebbe dovuta essere la sua inaugurazione, poi rinviata a causa delle disposizioni anti-Covid, il sindaco di Reggio Calabria ha deciso di mostrare la maestosa opera ai cittadini in anteprima.

Nel corso della sua passeggiata Giuseppe Falcomatà ha parlato, però, di un altro importante progetto di cui in città si parla da decenni: il museo del mare di Zaha Hadid. Come i reggini ricordano bene, il progetto ha radici antiche ed anche se è rimasto a lungo impolverato in un cassetto, sembra che adesso ci sia la volontà, ed anche il modo di realizzarlo.

Museo del mare di Zaha Hadid: progetto accantonato ed ora finanziato

In molti ricordano l’accantonamento del progetto alla prima nomina dell’attuale sindaco. Ma già nei mesi scorsi, il primo cittadino aveva messo in chiaro le sue scelte passate e presenti in merito al progetto dell’archistar Zaha Hadid:

“Abbiamo lavorato duro per creare le condizioni normative, amministrative, economiche e sociali, affinchè la Città fosse pronta ad avviare il processo di costruzione di un’opera come il Museo del Mare di Zaha Hadid – aveva detto nel corso di un convegno alla Mediterranea. Il rischio era, fosse mancato quel lavoro, che fosse percepita come una sorta di cattedrale nel deserto”.

Negli ultimi anni l’amministrazione comunale ha ribadito l’importanza del progetto che contribuirebbe ad alzare l’interesse vero l’offerta turistica e culturale della nostra città:

“Il Museo del Mare non è un’opera fine a se stessa, non una semplice attività di rigenerazione urbana, ma un punto d’incontro che può costituire il fulcro di un masterplan più ampio sul quale scrivere il futuro della nostra Città”.

Falcomatà non ha dubbi:”Si farà”

Il progetto del Museo del Mare di Zaha Hadid, che tanto ha fatto discutere, non è stato accantonato ed è tornato a parlarsene durante la presentazione del Waterfront, ormai pronto per l’inaugurazione. Proprio in quell’occasione, il sindaco Falcomatà aveva anche illustrato alla stampa in che modo, l’amministrazione da lui guidata, ha programmato di finanziare l’opera:

“Il museo del mare è inserito nei CIS (Contratti istituzionali di sviluppo). Esistono tante linee di finanziamento e qualora si andasse troppo per le lunghe con la prima opzione, abbiamo già pensato di inserire l’opera pubblica all’interno della prima linea di finanziamento utile. Ci sarà di aiuto anche il Ministero dei Trasporti con i 24 milioni per la riqualificazione del quartiere Candeloro”.

Le curiosità sul progetto

Sognare è facile, in particolar modo di fronte alle immagini del museo che di anno in anno vediamo rispuntare quasi come quelle del ponte sullo Stretto. Verrebbe da pensare che i progetti ideati per questa terra siano destinati a far tutti la stessa fine, abbandonati, dimenticati o impossibile da veder conclusi. Eppure lo stesso sembrava per il Watefront che, invece, oggi è decisamente realtà.

E durante il tour nella nuova area urbana che dal prossimo aprile caratterizzerà il centro cittadino, Falcomatà punta il dito e mostra la zona destinata al Museo del mare:

“Li sorgerà il museo del mare – indicando una zona alla fine del quartiere Candeloro ed antistante il porto di Reggio Calabria. Ma cosa ci sarà al suo interno? Tutti se lo chiedono. Il progetto di Zaha Hadid è nato come un centro polifunzionale, al suo interno sarà possibile trovare ristoranti, un grande centro congressi, spazio dedicato alle mostre di artisti e stiamo pensando anche ad un acquario. Vogliamo continuare ad insistere sul tema del rapporto con il mare, fondamentale per Reggio ed i suoi abitanti. È così che saremo davvero al centro del Mediterraneo”.

Realizzarlo da zero non sarà affatto semplice e, conoscendo i tempi burocratici ed i problemi della città potrebbero volerci anni prima di vederlo finalmente completo. È possibile che il sindaco abbia intenzione di fare del Museo del mare il suo lascito alla città al termine del suo secondo tempo?