Museo Simoncelli: un viaggio nella vita del Sic – FOTO


di Francesco Romeo – Struggente, come ogni museo dedicato ad un personaggio consegnato alla memoria, perlopiù molto giovane ed amato.

La Galleria dedicata a Marco Simoncelli, fortemente voluta dalla Fondazione omonima diretta da papà Paolo, oggi manager di giovani piloti e dal 2017 a capo di una squadra intitolata al figlio, ripercorre  e mostra il breve ma intenso cammino del pilota romagnolo.

Dagli inizi nelle minimoto, all’evoluzione a due ruote che lo ha portato fino all’apice della MotoGp. In mezzo le sue tappe estemporanee nei rally e nella Super Bike, classe nella quale al debutto sull’Aprilia Sr4 ando’ più forte del titolare Max Biaggi. E poi le gare a bordo di simil-bob a ruote strette, con cui misurarsi nelle discese del paese, nel tripudio della gente del posto. Ed ancora le scorribande in kart e i traversi alle Cava, con l’amico di sempre Valentino Rossi. Tutte le moto, le tute, i caschi, gli amuleti e le celebri frasi ad effetto in dialetto romagnolo sui cartelli-box, che costruivano quel meraviglioso ed irripetibile personaggio che era il Sic. Un viaggio toccante, sottolineato da momenti di particolare intensità della vita privata ed agonistica del pilota, immortalato con la dolcissima fidanzata Kate, con papà Paolo e con il capomeccanico Galbusera, suo grande amico delle corse. Quasi un papà-bis.

Sebbene l’Honda 1000 sulla quale trovò il suo epilogo faccia capolino nell’immaginario di tutti, è la Gilera 250 con cui Simoncelli vinse il suo primo titolo iridato a strappare le maggiori emozioni. Forse proprio per rifuggire dall’amaro ricordo di quel 23 ottobre del 2011 ed associare la grande passione di questo meraviglioso ragazzo, alla sua prima complice a due ruote, con la quale ci regalò tanti sorrisi. Un museo da non perdere, che vi accompagnerà nella visita con gli stilemi musicali di Vasco Rossi, come quelli della celebre Siamo solo noi, canzone tanto amata dal Sic.

Un viaggio nel cuore del Sic.