10 anni dalla morte della mistica calabrese Natuzza Evolo

Il primo novembre 2009, giorno di Ognissanti, moriva Natuzza Evolo. Il ricordo della mistica calabrese 10 anni dopo la scomparsa

Il primo novembre 2009, giorno di Ognissanti, moriva Natuzza Evolo. Una coincidenza o forse un destino già scritto, quello della mistica calabrese conosciuta ormai in tutto il mondo.

L’umiltà, la fede incrollabile, l’amore verso i giovani, la devozione alla Madonna caratterizzarono il passaggio terreno della mistica di Paravati (Vibo Valentia). La sua modesta abitazione, in un piccolo borgo del Vibonese, è stata, ed è ancora meta di continui pellegrinaggi da parte dei fedeli di ogni dove.


A Paravati, luogo in cui i fedeli andavano ad incontrare la mistica, ancora oggi, 10 anni dopo la scomparsa di Natuzza, le persone non smettono di arrivare, in pullman organizzati o in macchina. A spingere i pellegrini è una fede incrollabile, ma non tutto è come mamma Natuzza avrebbe voluto.

Questo importante anniversario ha infatti subito degli stravolgimenti, come ad esempio quello riguardante la Santa Messa.  La mistica calabrese, per la prima volta dalla sua scomparsa, è stata ricordata con una messa officiata nella Cattedrale di Mileto, anziche a Villa della gioia.

A commentare la situazione è l’ultimo figlio di Natuzza, Antonio Nicolace:

“Sono profondamente addolorato e amareggiato. L’anniversario dei 10 anni della morte di mia madre non si onora facendo concertini e organizzando mercatini, ma celebrando una Santa messa nella Villa della Gioia e pregando sulla sua tomba per la salvezza delle anime e per i sofferenti. Bastava fare una semplice richiesta al parroco affinché questo avvenisse, visto che il vescovo Luigi Renzo con un gesto di buona volontà aveva dato la sua disponibilità ad accoglierla, nonostante il decreto di revoca di religione e di culto. Ma voi non avete voluto farlo. Mi chiedo il perché? In questo modo si viene meno agli insegnamenti di una donna che ha speso tutta l’esistenza offrendo la sua sofferenza al Signore per il bene delle anime e della Chiesa”.


Nicolace continua:

“Se avessero trattato così vostra madre, come avreste reagito? Bene ha fatto il nostro amato vescovo a decidere di celebrare alle 11 di quel giorno una messa in suo suffragio nella basilica cattedrale di Mileto. Noi figli saremo lì accanto al nostro pastore. Alle 18, invece, parteciperemo alla messa che don Domenico Muscari celebrerà su nostra richiesta nella chiesa parrocchiale “Santa Maria degli Angeli” di Paravati, la stessa in cui è cresciuta e che lei frequentava abitualmente”.