'Non si arresta l'umanità'. In migliaia a Riace per il sindaco Mimmo Lucano

Tutti per Mimmo Lucano.  Alcune migliaia di perso

Tutti per Mimmo Lucano.  Alcune migliaia di persone si sono radunate a Riace per il corteo che, partendo dalla base del paese, raggiunge la casa di Domenico Lucano, il sindaco arrestato martedì scorso per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

“E’ sorprendente. Non mi merito tutte queste attenzioni. Ho solo cercato di fare il Sindaco in un’area molto difficile e ho cercato di fare gli interessi del territorio e del Comune che rappresento. Riace ha aperto i suoi confini a tutti gli immigrati in un periodo in cui in Italia e in Europa prevale un altro atteggiamento ed un altro tipo di politica”.

E ancora. “L’arrivo dei cittadini immigrati ha sconvolto gli equilibri di un piccolo luogo del Sud Italia con forti problematiche sociali in cui alcune famiglie dettano legge e privano i giovani  di speranze. Riace è la dimostrazione che una politica alternativa è possibile”. Cosi, poche settimane fa, il sindaco Lucano spiegava il suo modello ai microfoni di Citynow, nel corso di una sua visita alla Chiesa degli Ottimati.

I manifestanti, giunti a Riace per portare la loro solidarietà al sindaco ora sospeso, provengono principalmente, oltre che dalla Calabria, da Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia. Presenti persone di ogni età, molti gli striscioni: “Arrestato Lucano per arrestare un modello di integrazione eccellente”, “Il mondo lo adora, l’Italia lo arresta”. La strada di accesso al paese è bloccata dalle auto in sosta e gli ultimi arrivati vengono fatti fermare a circa 3 chilometri dal centro abitato.

Affacciato alla finestra di casa col pugno sinistro chiuso: così Domenico Lucano ha salutato le circa quattromila persone giunte a Riace per testimoniare la loro solidarietà al sindaco – ora sospeso – agli arresti domiciliari per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I manifestanti, dopo aver percorso le strade del paese, sono giunti sotto casa di Lucano urlandogli “Tieni duro, continua a lottare sempre. In questa battaglia di civiltà non sarai mai solo!”.

Il corteo, partito ai piedi del paese, dopo aver percorso le strade di Riace ed avere attraversato la piazza principale, si è diretto sotto casa di Lucano. Alla vista del corteo Lucano è comparso dietro una finestra della sua abitazione, chiusa con una zanzariera, salutando i manifestanti più volte con la mano e commuovendosi. In strada i manifestanti hanno intonato “Bella ciao”. Un gruppo numeroso di migranti, che si trovano a Riace da tempo, ha più volte gridato “Riace non si arresta. Mimmo Lucano libero”.