Nuova giunta, Falcomatà trova l'incastro ma rimane il rebus: rimpasto o azzeramento?

Riunione di maggioranza, Falcomatà stringe i tempi. Allargamento maggioranza, spunta l'ipotesi Pazzano. Commissione Bilancio a Quartuccio?

“Azzeramento o non azzeramento: questo è il problema”. Si potrebbe parafrasare Amleto per sintetizzare in poche parole l’impasse che si registra rispetto alla composizione della nuova giunta. Giuseppe Falcomatà è consapevole che questa dovrà essere la settimana che porterà, se non all’ufficializzazione del nuovo esecutivo, quantomeno alla definizione dello stesso.

Negli ultimi due giorni, secondo quanto raccolto c’è stato un doppio incontro sul tema giunta e presidenza commissioni: riunione informale di maggioranza nella giornata di venerdi, alla presenza di Falcomatà, sabato invece l’incontro tra i capigruppo e i presidenti delle commissioni, con il presidente del consiglio Enzo Marra chiamato a stringere i tempi rispetto alle 3 commissioni rimaste vacanti.

Presidenza commissioni, il tempo stringe

Falcomatà in pressing su Marra soprattutto per quanto riguarda la Commissione Bilancio. La partita del bilancio consolidato sarà seguita dal previsionale, non c’è tempo da perdere e la commissione necessita di un nuovo presidente, stabile e definitivo. Questo il senso del messaggio che Falcomatà ha affidato a Marra, chiamato a trovare una soluzione nel giro di 48-72 ore.

Secondo quanto raccolto, perde decisamente quota l’ipotesi Castorina per la presidenza della Commissione Bilancio, probabilmente complice il passaggio al gruppo misto. Falcomatà avrebbe chiesto al Partito Democratico di riempire la casella della presidenza, ricevendo però una tiepida risposta dai dem, che preferiscono concentrare le loro attenzioni sulla composizione della nuova giunta e ritengono di non avere profili adatti al ruolo.

Per sbrogliare la matassa, si è spontaneamente offerto il consigliere comunale e metropolitano Filippo Quartuccio, al momento l’opzione privilegiata per la presidenza della commissione bilancio. Deborah Novarro per la Commissione Affari Istituzionali e Pino Cuzzocrea per la Commissione Pari Opportunità gli altri due nomi che secondo quanto raccolto completeranno la 3 commissioni ad oggi vacanti.

Nuova giunta, è la settimana decisiva

Tornando alle questioni relative alla composizione della giunta, Falcomatà sembra aver concluso i ragionamenti rispetto alle 9 postazioni che definiranno il nuovo esecutivo: 2 caselle al Pd, 1 a Dp e Italia Viva, 2 alle liste civiche, 2 assessori esterni…e 1 ‘jolly’.

Rispetto ai dialoghi con il Pd, arrivano conferme rispetto all’appuntamento saltato nei giorni scorsi con il segretario regionale Nicola Irto a Roma. In attesa di capire se ci sarà un faccia a faccia con Falcomatà in riva allo Stretto, il sindaco nei prossimi giorni secondo quanto raccolto incontrerà il segretario provinciale dem Antonio Morabito.

Incontro che dovrà definire le decisioni del Pd in relazione alla nuova giunta e di conseguenza quelle che saranno le scelte di Falcomatà: due le postazioni da sacrificare rispetto alle attuali 4 (Mimmo Battaglia, Angela Martino, Lucia Nucera e Rocco Albanese), le maglie si stringono e i malumori sono già assicurati.

Non è chiaro se sarà Brunetti il nome proposto da Italia Viva o meno, in ogni caso l’ex f.f. è blindato da Falcomatà che lo vorrebbe in giunta anche in caso di azzeramento, ipotesi che non piace alle altre forze di maggioranza. Emerge qualche divergenza interna al gruppo Democratici e Progressisti che perderà un assessore rispetto agli attuali 2, Demetrio Delfino e Giuggi Palmenta. Rumors raccontano di un Nino De Gaetano granitico nel voler riproporre Delfino, parte del gruppo invece vorrebbe confermare Palmenta o veder entrare all’interno della nuova giunta Marcantonio Malara o Filippo Burrone.

Per quanto concerne le altre postazioni, Irene Calabrò spera nella conferma mentre Nino Zimbalatti e Giuseppe Giordano auspicano in un ingresso nell’esecutivo, ipotesi che prendono corpo o perdono consistenza anche in base a quello che sarà il ragionamento politico alla base della composizione della giunta.

Oltre ai nomi già riportati su queste pagine di Paola Carbone e Giuseppe Quattrone, al momento non emergono altri profili quali assessori esterni dell’esecutivo del terzo tempo, la novità emersa riguarda invece la postazione ‘jolly’ che Falcomatà potrebbe giocarsi puntando ad un allargamento della maggioranza.

Rumors assicurano che non ci sarebbe soltanto l’ipotesi Saverio Anghelone  (attraverso l’individuazione di una figura vicina ad Anghelone) ma anche quella che porta al consigliere del gruppo La Strada Saverio Pazzano, con interlocuzioni in corso tra le parti e che porterebbero, in caso di accordo, il movimento di Pazzano ad individuare, anche in questo caso, un nome di una donna da proporre a Falcomatà.

Non è però detto che Falcomatà ricorrerà alla scelta di allargare la maggioranza: nona postazione che in quel caso farebbe gola a tutte le forze di maggioranza, a partire dal Pd, proseguendo con i Dp e finendo alle liste civiche.

Prima di ogni decisione sulle caselle da assegnare e i profili da individuare però, ci sarà il rebus principale da sciogliere e che ha impedito di giungere prima alla definitiva bianca: sarà azzeramento totale o rimpasto con 3, 4 o 5 attuali assessori che conserveranno la loro postazione attuale? Entro la fine della settimana (che si aprirà domani con il primo consiglio comunale dal rientro di Falcomatà e gli altri esponenti sospesi) arriverà finalmente la risposta per concretizzare l’inizio del terzo tempo.