Giunta e ‘terzo tempo’, i piani di Falcomatà si complicano. Incontro a Roma con Irto
Rottura Brunetti-Italia Viva? Il veto del Pd sull'ex f.f.. Nuova giunta, Zimbalatti e Romeo sperano, Quattrone verso il no? Gli ultimi aggiornamenti
14 Novembre 2023 - 20:42 | di Pasquale Romano
La ‘nuova musica’ assicurata da Giuseppe Falcomatà, ancora non risuona a Palazzo San Giorgio. Lo spartito è rimasto quello che per quasi due anni è stato in mano ai f.f. Brunetti e Versace, la composizione della nuova giunta procede a ritmi particolarmente lenti.
Non erano queste le intenzioni del primo cittadino, rientrato al timone con piglio deciso e voglia di rivoluzionare tutto. I propositi di Falcomatà però, come prevedibile, devono fare i conti con le richieste dei partiti e le diverse necessità da incastrare in un puzzle piuttosto intricato.
‘Sinceramente, non sembra cambiato nulla rispetto ad un mese fa. Anzi, questo clima di incertezza non aiuta a concretizzare i primi imput arrivati dal sindaco. Inoltre, i messaggi di Falcomatà destinati alla giunta e arrivati all’esterno ci hanno fatto capire che forse c’è qualcuno della maggioranza che rema contro. La tensione è innegabile, la speranza è che presto si possa avviare un nuovo corso’. Questa la sintesi del malumore espresso a mezza bocca da alcuni esponenti di maggioranza.
Falcomatà-Irto, incontro a Roma e via alle trattative
Nell’incertezza che sembra dominare la scena, sono 3 le certezze attuali. In ordine temporale, la prima è relativa all’incontro che secondo quanto raccolto si terrà giovedi 16 novembre a Roma tra il sindaco Falcomatà e il segretario regionale del Pd, il senatore Nicola Irto.
Impegni familiari tengono al momento Irto lontano da Reggio Calabria, impegni istituzionali hanno invece impedito a Falcomatà di partecipare a Roma sabato scorso all’evento dem, che ha visto la partecipazione di alcuni esponenti locali a partire dall’assessore Angela Martino.
Adesso è tempo dell’atteso faccia a faccia, probabilmente decisivo per capire quali sono le richieste del Pd in relazione alla composizione della nuova giunta. Per il Pd, a livello locale sono attese interlocuzioni anche tra Falcomatà e il segretario provinciale Antonio Morabito, che esprimerà al sindaco le idee e i propositi dei dem per il terzo tempo dell’amministrazione.
Già chiarito che le attuali 4 postazioni (Lucia Nucera, Rocco Albanese, Angela Martino e Mimmetto Battaglia) diminuiranno a 2, in caso di rimpasto parziale saranno con ogni probabilità Nucera ed Albanese a salutare la giunta.
La seconda certezza è legata al fatto che il consiglio comunale in programma lunedi 20 novembre in seconda convocazione si terrà con l’attuale giunta. Falcomatà prende tempo e non esclude tempi medio lunghi: nella sorpresa generale, in attesa del terzo tempo si va verso un’appendice di secondo tempo.
Terza certezza, il fatto che prima della composizione della giunta si procederà con la nomina dei presidenti delle 3 commissioni rimaste vacanti. Come già riportato su queste pagine, ad oggi, secondo quanto raccolto i favoriti per le tre postazioni sono i consiglieri Nino Castorina per la Commissione Bilancio, Debora Novarro per la Commissione Pari Opportunità e Giuseppe Marino per la Commissione Affari Istituzionali.
Rottura Brunetti-Italia Viva? Il veto del Pd
Trattative che di fatto non sono entrate nel vivo, ma che si apprestano a farlo dopo l’incontro romano in programma giovedi tra Falcomatà e Irto, incontro che rappresenta il via ufficiale alle manovre che accompagneranno alla composizione della nuova giunta.
Come già riportato su queste pagine, il Pd sembrerebbe non chiudere la porta rispetto a quello che è il pensiero principale di Falcomatà, ovvero azzeramento totale della giunta (salvo il vice sindaco Brunetti) e ricostruzione da zero. Al contempo però, i dem hanno posto un veto: ‘O tutti a casa, o ci si siede a discutere su chi confermare e chi cambiare’ la sintesi del messaggio che quindi è direttamente da inviare all’ex sindaco f.f.
Allo stesso tempo, rumors sempre più insistenti riportano di un Brunetti fuori da Italia Viva, con il partito di Matteo Renzi che quindi dovrà indicare il proprio nome (o rosa di papabili da proporre a Falcomatà) da inserire all’interno della giunta, con i consiglieri comunali Giovanni Latella e Deborah Novarro che sperano nel grande salto mente il coordinatore provinciale Antonio Nocera potrebbe pensare anche ad un esterno.
Nuova giunta, Zimbalatti e Romeo sperano. Quattrone verso il no?
In attesa che le trattative entrino nel vivo, non si possono registrare vere novità riguardo i possibili nomi del nuovo esecutivo anche se qualcosa sembra trapelare. Le speranze del consigliere comunale (con delega a Palazzo di Giustizia e Museo di Zaha Hadid) secondo fonti interne alla maggioranza sarebbero da giustificare con un ‘mezza promessa’ di Falcomatà di inserirlo all’interno della nuova giunta.
Si consolidano le voci che vorrebbero l’ex assessore Nino Zimbalatti guardare con estremo interesse ad una postazione nell’esecutivo, ipotesi decisamente preferita rispetto a qualche delega all’interno di Città Metropolitana. Con l’ingresso di Zimbalatti in giunta, ritroverebbero Palazzo San Giorgio e Palazzo Alvaro rispettivamente Antonio Ruvolo e Giuseppe Giordano.
Proprio l’ingresso di consiglieri tra i primi non eletti al posto di colleghi che possono entrare in giunta rappresenta uno dei fattori da guardare con particolare interesse e che Falcomatà sta certamente considerando nei ragionamenti di questi giorni. Allo stesso tempo, si osservano con attenzione i movimenti all’interno del consiglio comunale.
Dopo l’ingresso di Nino Castorina, Armando Neri e Massimo Ripepi che hanno infoltito il Gruppo Misto, negli ultimi giorni sembrano essersi intensificati i contatti di Castorina con il partito di Italia Viva e il gruppo Dp riferibile a Nino De Gaetano. Il diretto interessato, interpellato sull’argomento, afferma che al momento non c’è nulla di concreto e che ogni valutazione verrà presa con calma.
Tra i nomi su queste pagine riportati come possibili innesti della nuova giunta, Giuseppe Quattrone e Paola Carbone resistono anche se nel primo caso rumors riferiscono di forti dubbi da parte dell’ex amministratore unico di Castore e attuale dirigente dell’Agenzia dei beni confiscati a far parte del nuovo esecutivo.