Nuova giunta, Falcomatà al bivio: Brunetti o azzeramento? E' il tempo delle scelte pesanti

Il conto alla rovescia sta per finire, la città non può più aspettare. Le ultime indiscrezioni

La prima promessa, Giuseppe Falcomatà l’ha già mantenuta. Al rientro a Palazzo San Giorgio dopo l’assoluzione nel Processo Miramare, il sindaco aveva spiazzato gli addetti ai lavori e probabilmente anche la sua stessa maggioranza. Tutti si aspettavano scelte forti e immediate per dare vita al ‘terzo tempo’, così non è stato.

‘La musica deve cambiare. Sostituire i singoli musicisti per suonare lo stesso spartito non avrebbe senso. Nuova giunta ? C’è tempo, probabilmente non arriverà prima di 10 giorni.

Non ho ancora deciso se e quanti cambiamenti ci saranno all’interno dell’esecutivo ma una cosa è certa. Al di là dei ruoli e delle postazioni, si può continuare a servire la città’, le parole di Falcomatà.

I dieci giorni anticipati dallo stesso Falcomatà (in parte trascorsi a Barcellona, luogo che ha visto il sindaco impegnato all’evento Smart City Expo & World Congress) sono passati, adesso è arrivato il momento delle scelte. Ne è consapevole in primis lo stesso primo cittadino, che secondo quanto raccolto in questi giorni inizierà i dialoghi con i partiti e le altre forze di maggioranza, a partire dal Partito Democratico.

Da capire se ci sarà un incontro fisico o soltanto contatti telefonici con il segretario regionale e senatore Nicola Irto. La nascita del primogenito pochi giorni fa potrebbe complicare lo sbarco in riva allo Stretto di Irto, in ogni caso Falcomatà terrà interlocuzioni con i vertici dem, probabilmente anche con Gigi Meduri e Demetrio Battaglia, due big di peso ed esperienza del Pd.

Nuova giunta, Brunetti ago della bilancia

Quando il rientro di Falcomatà era ancora soltanto un’ipotesi, su queste pagine riportavamo già dello spirito rivoluzionario che animava il sindaco allora sospeso. Era il 14 settembre: a distanza di due mesi quella che era un’indiscrezione trova nuove conferme. Falcomatà vorrebbe optare per un rimpasto totale della giunta, ad eccezione però del vicesindaco Paolo Brunetti.

Ipotesi che però non piace alle altre forze di maggioranza, che in teoria (fondamentale capire se anche nella pratica…) potrebbero essere d’accordo per un azzeramento totale dell’esecutivo, a patto però che questo coinvolga anche Brunetti, per una questione di metodo che si vorrebbe uniforme. Questo il primo e più importante nodo da risolvere per Falcomatà, che secondo questi rumors dovrebbe quindi scegliere di ‘sacrificare’ Brunetti se davvero intenzionato a comporre una giunta nuova di zecca.

Spinto dalla volontà che è necessario iniziare una nuova fase, impostando il terzo tempo dell’amministrazione comunale sulle idee e gli obiettivi da raggiungere a tutti i costi, piuttosto che sui nomi e la spartizione di poltrone, Falcomatà proverà a convincere le forze di maggioranza che l’azzeramento totale della giunta è la soluzione ideale. Il sindaco non è intenzionato ad uno scontro ma punta ad una soluzione condivisa tra le parti, che giocoforza però causerà malumori e mal di pancia.

Il richiamo di Falcomatà sulla chat della giunta, secondo quanto trapela, non sarebbe stato l’unico del sindaco, che anche prima della partenza in Spagna avrebbe evidenziato presso il Cedir ad alcuni dipendenti che sono tante le cose da sistemare, con la città che attende il cambio di passo e una serie di problematiche da affrontare.

La tensione non può che dominare la scena e appesantire il clima all’interno della maggioranza, con il sindaco che non ha nascosto la delusione in merito a numerose problematiche e non ha fatto mistero (e a più riprese) che c’è l’assoluta necessità di invertire la rotta.

Prima i temi, poi i nomi

Da definire la situazione relativa al vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, che ai microfoni di Rtv nel corso della trasmissione Reggio Politik ha parlato di ‘meritocrazia da far valere e auspicio che la bontà del lavoro svolto in questi due anni venga riconosciuto‘. Tradotto, significa un riconoscimento che vada oltre la conferma da vicesindaco della Città Metropolitana e magari la postazione da presidente del consiglio comunale ipotizzata su queste pagine, propositi leciti che dovranno confrontarsi con la volontà del primo cittadino.

Possibili manovre di rafforzamento della maggioranza da parte di Falcomatà coinvolgono il consigliere di opposizione Saverio Anghelone, che (come già riportato su queste pagine) sarebbe pronto ad un sostegno esterno che potrebbe vedere l’ingresso in giunta di un fedelissimo (o meglio fedelissima) dello stesso Anghelone.

Le dimissioni di Anghelone da consigliere comunale permetterebbero inoltre il rientro di Gianluca Califano e quindi per Falcomatà di avere un seggio in più a scapito dell’opposizione. Una simile ipotesi non sarebbe una novità (basti guardare a quanto accade al consiglio comunale di Catanzaro) e andrebbe costruita a livello nazionale dai due partiti: non si tratta comunque di una priorità al momento per Falcomatà, impegnato sui principali nodi da risolvere.

In caso di rimpasto totale o comunque importante della giunta, quali i possibili nomi del nuovo esecutivo tra assessori interni ed esterni? Da ambienti vicini al sindaco Falcomatà, viene garantito che non sarà una questione di nomi ma di profili adatti per i vari settori e in generale per il progetto di rilancio della città.

Trovano conferme però le voci già riportate, di alcuni assessori favoriti per la conferma in caso di mancato azzeramento (su tutti Demetrio Delfino, Angela Martino e Mimmo Battaglia) mentre potrebbe essere promosso l’attuale consigliere  delegato a Palazzo di Giustizia e Museo di Zaha Hadid, Carmelo Romeo. Come volti nuovi, ad oggi stretto riserbo sulle idee di Falcomatà, oltre ai nomi già riportati di Paola Carbone e Giuseppe Quattrone, confermati quali possibili innesti nella nuova giunta.

Il tempo scorre inesorabile, la città attende il concreto inizio del terzo tempo tra problemi da risolvere e una nuova visione da attuare. Da parte del sindaco invece, scelte pesanti da compiere e caselle da riempire senza lasciare troppi scontenti all’interno della maggioranza.

Un compito tutt’altro che semplice per Falcomatà, anche alla luce del pressing e della aspirazioni di alcuni gruppi (ad esempio quello riferibile a Nino De Gaetano, ovvero Democratici e Progressisti) che vorrebbero rafforzare la loro presenza all’interno della nuova giunta. In questo caso i Dp vorrebbero mantenere le attuali 2 postazioni (Delfino e Palmenta) pur avendo perso nel frattempo l’ex capogruppo Mario Cardia, Falcomatà però potrebbe optare per una sola casella deludendo così le aspettative del gruppo di De Gaetano.