Rientro Falcomatà, Palazzo San Giorgio sempre più ‘bollente’: ipotesi azzeramento giunta?

I retroscena in vista del possibile rientro del sindaco oggi sospeso. Tre assessori a rischio?

In riva allo Stretto, soltanto all’interno di Palazzo San Giorgio si vive un settembre più caldo rispetto al torrido agosto e all’infuocato luglio. E le previsioni per il prossimo mese non promettono nulla di buono. L’appuntamento di fine ottobre si avvicina sempre più, quando l’amministrazione comunale sarà allo spartiacque decisivo: rinascita, o caduta.

Con un po’ di ironia e con riferimento alle vicende che coinvolgono la Reggina, potrebbe chiamarsi ‘La Fenice Amaranto’ un eventuale terzo tempo a guida Falcomatà, con l’amministrazione che spera di poter ritrovare il proprio sindaco, sospeso dopo la condanna in ambito del Processo Miramare.

Che la temperatura stia salendo raggiungendo i livelli di guardia, lo si evince facilmente dai rumors, retroscena, intrighi e voci che si addensano su Palazzo San Giorgio. Anche esponenti di maggioranza (numerosi…) sino a ieri giustamente blindati e fedeli all’amministrazione, hanno trovato una loquacità che è complicato non far coincidere con quanto accadrà tra un mese e mezzo.

“Il clima è pesante, quasi irrespirabile. Saranno settimane complicate, lunghe, faticose. Non vediamo l’ora che arrivi la fine di ottobre”. Il pensiero della maggioranza, o almeno parte, lo si può racchiudere in queste parole, sospirate tra i corridoi da diversi esponenti dell’esecutivo guidato dal sindaco f.f. Brunetti.

Un carico di stress monumentale per quest’ultimo, gravato nell’ultimo mese anche dalle vicende legate al club amaranto, con la scelta della Fenice Amaranto che ha causato frizioni con il sindaco metropolitano f.f. Versace e il consigliere delegato allo Sport Giovanni Latella.

Rispetto al possibile attrito con l’assessore al Bilancio Irene Calabrò riportato su queste pagine pochi giorni fa, giusto evidenziare come i due diretti interessati ai microfoni di CityNow abbiano seccamente smentito quanto riportato, assicurando si trattasse di ‘notizie false e infondate’.

Dovere di cronaca ci impone, allo stesso tempo, di specificare che il retroscena raccolto ci è stato raccontato da (più) esponenti di Palazzo San Giorgio, presenti alla riunione informale che ha visto la partecipazione di buona parte della maggioranza. Ennesimo segnale di un termometro infuocato.

Tornando al sindaco oggi sospeso, da registrare negli ultimi giorni una ritrovata attività social, probabilmente il primo tentativo di riavvicinarsi alla cittadinanza, dopo che nell’ultimo anno i suoi interventi si erano contati sulle dita di una mano, e quasi sempre per tematiche di respiro nazionale.

Falcomatà, con l’ironia già usata in passato (e che per il ponte sul Calopinace si è rivelata però un velenoso boomerang…) ha ricordato l’11 settembre con un dolce pensiero dedicato al padre Italo, commentato i fuochi pirotecnici di Festa Madonna, apprezzati dai reggini, e il ritorno sui banchi di scuola.

Fuori dalla realtà virtuale invece, si prepara al gran rientro, con la fiducia (e comprensibile voglia) di chi è sicuro di poter tornare a guidare la città in prima persona. Le scintille che dominano la giunta e i banchi della maggioranza sono da ricollegarsi alle scelte che Falcomatà effettuerà nel giorno del possibile rientro, e che secondo alcuni rumors potrebbero essere importanti, forti e decise.

Non un semplice rimpasto di giunta ma un totale azzeramento della stessa, con la possibilità ovviamente di poter confermare alcuni profili all’interno del nuovo esecutivo. Una scelta di rottura, per riprendere completamente il controllo del timone, e separare in modo netto la fase di traghettamento dei due f.f. con il ritorno sulla scena.

Come è giusto che fosse, Falcomatà si è ben guardato dal commentare l’attività amministrativa in questi due anni di assenza, ma secondo alcuni ben informati il sindaco sospeso sarebbe tutt’altro che soddisfatto e deciso a imprimere un impulso che gli possa consentire di invertire la rotta nell’ultima fase del secondo mandato.

E’ ancora presto per il ‘toto nomi’ che stuzzicherà in questa settimane la fantasia degli addetti ai lavori e inevitabilmente accompagnerà alla fine di ottobre, intanto però è già ‘guerra fredda’ tra alcuni esponenti della maggioranza, con ipotesi e scenari che si rincorrono pazzamente.

Tra le voci più ricorrenti di assessori a rischio, e dunque avvicendati dopo il rimpasto\azzeramento della giunta, secondo quanto raccolto ci sarebbero l’assessore ai Lavori Pubblici Rocco Albanese, l’assessora al Bilancio Irene Calabrò e l’assessora Giuggi Palmenta.

Per il momento si tratta soltanto di ipotesi, Falcomatà però è già al lavoro e punta ad avere un quadro definito entro la fine di ottobre, quando suonerà la sirena. Di sicuro, nell’intricato puzzle giocheranno un ruolo decisivo i partiti e le liste civiche, con un delicatissimo equilibrio politico da mantenere e gli inevitabili scontenti che ingoieranno un boccone amaro per le scelte del sindaco sospeso.

Sempre se di ritorno a Palazzo San Giorgio si tratterà….