Dimissioni Occhiuto, le opposizioni in Consiglio: “Un abusivo alla Cittadella. Ci rivolgeremo all’Avvocatura dello Stato”
I capigruppo di Pd, M5S e Misto attaccano Occhiuto dopo le dimissioni: “Continua a governare come se nulla fosse. Scriveremo al Viminale e all’Avvocatura”
06 Agosto 2025 - 17:26 | Redazione

Hanno parlato chiaro i capigruppo del centrosinistra in Consiglio regionale, durante la conferenza stampa congiunta tenutasi oggi a Palazzo Campanella. Mimmo Bevacqua (Pd), Davide Tavernise (M5S) e Antonio Lo Schiavo (Misto) hanno denunciato pubblicamente la condotta del presidente dimissionario Roberto Occhiuto, accusandolo di voler restare al comando nonostante la decadenza dalla carica.
Bevacqua: “Una sentenza dice che il presidente decade, ci rivolgeremo all’Avvocatura”
«C’è un abusivo alla Cittadella», ha detto il capogruppo dem Mimmo Bevacqua. «Occhiuto continua a esercitare funzioni presidenziali come se nulla fosse accaduto, nonostante la Costituzione, la giurisprudenza amministrativa e pronunce del Tar e della Corte Costituzionale dicano chiaramente che, dopo le dimissioni, la legittimazione popolare viene meno e le funzioni devono passare al vicepresidente per l’ordinaria amministrazione».
Bevacqua ha criticato la posizione espressa da Occhiuto in un recente post sui social, dove sostiene di restare in carica fino all’insediamento del nuovo presidente, citando lo Statuto regionale. «Una sentenza della Corte Costituzionale del 2011 – ha aggiunto – chiarisce l’infondatezza di questa interpretazione. Per questo scriveremo all’Avvocatura dello Stato, al prefetto di Catanzaro e al Ministero dell’Interno per chiedere un parere formale».
Lo Schiavo: “Blitz istituzionale per fini elettorali”
Per Antonio Lo Schiavo, si tratta di «una violazione senza precedenti delle regole democratiche». Il capogruppo del Misto ha sottolineato come le dimissioni siano state annunciate sui social prima che in Consiglio, ignorando i passaggi istituzionali previsti. «Occhiuto ha disegnato una tempistica a tavolino, prescindendo da quanto previsto dal Consiglio regionale e dalla Corte d’Appello. Questo blitz serve solo a garantirsi un vantaggio elettorale».
Lo Schiavo ha inoltre sollevato dubbi sulla compatibilità del ruolo di commissario alla Sanità con quello di candidato: «La legge regionale prevede che chi è commissario di governo non possa essere anche candidato presidente».
Tavernise: “Gestisce la Regione come casa sua”
Davide Tavernise ha parlato di «una gestione personale della cosa pubblica». Il rappresentante del Movimento 5 Stelle ha ricordato che Occhiuto è indagato per corruzione, così come altre figure vicine al suo entourage. «Sui social racconta una Calabria che non esiste. Si dimette, e io condivido questa scelta, ma considero inaccettabile la sua ricandidatura mentre continua a occupare le cariche più importanti».
Per Tavernise, l’obiettivo dell’opposizione è offrire ai calabresi «una reale alternativa di governo. Ogni giorno emergono nuove ombre sull’operato di Occhiuto: la Calabria non può restare ostaggio di interessi personali».
“Campagna elettorale impari, Calabria ostaggio di un presidente dimissionario”
I tre capigruppo hanno concluso chiedendo il rispetto della legge, che prevede elezioni entro 90 giorni e un governo di garanzia fino ad allora. «Occhiuto ha perso il mandato ma continua a comportarsi da padrone del Palazzo. Non lo permetteremo: la Calabria merita regole chiare, istituzioni neutrali e una campagna elettorale alla pari. Non è accettabile che il presidente dimissionario continui a governare e a mantenere la poltrona di Commissario alla Sanità».