Regionali, -7 al voto. Occhiuto a Reggio: ‘Fatti concreti, non promesse’. E su Falcomatà…

A una settimana dal voto per le regionali in Calabria, Roberto Occhiuto a Reggio Calabria rivendica risultati su aeroporto, borghi e sanità: «I fatti parlano più delle parole».

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A sette giorni dal voto per le regionali in Calabria, il presidente dimissionario Roberto Occhiuto ha fatto tappa a Reggio Calabria per l’iniziativa “Un caffè col presidente” in piazza Camagna, insieme all’onorevole Francesco Cannizzaro.

«Con quali sensazioni mi presento al voto? Mi pare con ottime sensazioni – ha dichiarato Occhiuto – perché c’è un crescente entusiasmo in tutte le piazze dove ci stiamo recando».

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Le critiche e le risposte

Al centro del dibattito anche gli attacchi politici.

«Il sindaco Falcomatà ha detto che sono il figlio delle destre peggiori. Io evito di parlare di loro, parlo solo di quello che ho fatto insieme alla mia squadra e di quello che vorrò fare», ha replicato Occhiuto.

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«Credo che quello che abbiamo fatto a Reggio sia sotto gli occhi di tutti. C’era un aeroporto praticamente chiuso, oggi porta centinaia di migliaia di turisti stranieri. E una struttura fatiscente, a dicembre, sarà inaugurata perché l’abbiamo rifatta da capo. I fatti sono più eloquenti delle parole».

Borghi e università

Sul tema delle risorse per i borghi e per gli studenti, Occhiuto ha respinto le accuse di promesse elettorali:

«Ho dimostrato in questi quattro anni che quando ho detto cose poi le ho fatte. Quando ho promesso lo sviluppo dell’aeroporto di Reggio, qualcuno parlava di frottole: oggi invece volano gli aerei. Ora dico cose che posso realizzare. L’Europa ha dato la possibilità di rimodulare i fondi del FESR per investimenti sul social housing. Nei borghi ci sono case che costano un euro ma per ristrutturarle servono 70-80mila euro: investiremo lì».

Sul cosiddetto “reddito di merito”, ha aggiunto:

«Non io ma AlmaLaurea dice che il 90% dei laureati che vanno a studiare fuori dalla Calabria resta a lavorare fuori, mentre il 60% di chi studia qui rimane. Per questo vogliamo incentivare i giovani più meritevoli che scelgono le università calabresi, quelli che mantengono una media del 27. È un modo per premiare il merito ed evitare la fuga di cervelli».

Sanità e commissariamento

Infine un passaggio sulla sanità, settore cruciale per il futuro della Calabria:

«Per anni si è parlato di una sanità della contabilità orale. Le aziende non chiudevano i bilanci. Se non avessimo accertato il debito con la Guardia di Finanza e chiuso i conti non saremmo potuti uscire dal commissariamento. Invece ora usciremo e potremo lavorare con la stessa determinazione che abbiamo messo sugli aeroporti e sul turismo».