Occhiuto indagato, la rabbia del presidente: ‘Mi sento stuprato. Quale sarebbe il patto corruttivo?’
"Ero socio di una società privata, e come tale esistono benefit e auto aziendali. Non credo nella cospirazione, voglio essere ascoltato presto per chiarire tutto. Sostegno dei calabresi sconvolgente"
18 Giugno 2025 - 12:30 | Redazione

La verità di Roberto Occhiuto. A 48 ore dall’intervista a Quarta Repubblica su Rete 4, replica con conferenza stampa presso la Cittadella, con il Governatore deciso a raccontare la propria verità.
La verità di Occhiuto
“Ho deciso di rispondere ad accuse pubbliche, con azioni pubbliche, anche contravvenendo alle indicazioni dei miei legali. Ho deciso di fare una conferenza con la stampa locale perchè mi sembrava doveroso farlo, tutti mi dicono che sto facendo quello che nessuno fa. Generalmente non si parla con la stampa e non si chiede di essere ascoltati al buio”, l’esordio di Occhiuto.
Il presidente della Regione ha proseguito, ribadendo la volontà di essere ascoltato dai magistrati.
“Quello che mi preme di più e che mi sia data la possibilità di rispondere ai magistrati, così da chiarire ogni aspetto. Ricordo che si tratta di fatti che non hanno a che fare con la mia attività di presidente.
Io non so chi ha dato queste notizie, so di aver ricevuto due fogli dalla Gdf venerdi 6 giugno. Era la prima volta nella mia vita che ricevevo qualcosa di simile, comprensibile il mio stupore e ho chiesto anche io alla Gdf che non ci fosse alcuna fuga di notizia sino a quando non sarei stato sentito dai magistrati.
Sono stati giorni complicati: ciascuno di noi ha relazioni personali, i miei figli ad esempio erano alle prese con esami, non volevo creare preoccupazioni e per questo non l’ho detto a nessuno. Poi però sono arrivate le voci e mi chiamavano i giornalisti per chiedermi se ero stato perquisito o altro, allora a quel punto ho deciso di dirlo io direttamente. Qualcuno deve averle date le notizie al giornale Il Domani, di sicuro non io”, ha evidenziato Occhiuto.
Coincidenza con la volontà di candidarmi? non lo so, quando avrò tutto il fascicolo avrò modo di capire, io da tempo e più volte ho dichiarato di volermi ricandidare. per mia natura non sono un complottista. Sono arrabbiato, i fatti contestati non corrispondono alla realtà.
Governo una regione complicata, dove è giusto che i magistrati indaghino a 360 gradi e quindi anche su di me. Ho buttato davvero il sangue in questi due anni e mezzo, lavorando come un matto per la Calabria e volendo offrire un racconto diverso di questa terra. Insopportabile che oggi si voglia sporcare questo lavoro.
Rapporti con Posteraro? Ribadisco, non è uno scappato di casa ma un profilo con grandi qualità, altrimenti non sarei stato suo socio tanti anni fa. Avrei anche potuto affidargli un incarico ma non l ho fatto proprio perchè sono maniacale e rigoroso e io voglio dare dei codici quando si governa.
Ferraro? L’ho nominato, aveva tutti i titoli per essere nominato. Della consulenza di Ferraro a Posteraro io non sapevo assolutamente nulla e sono pronto a chiarirlo ai magistrati. Io governo occupandomi delle macro questioni, dò gli obiettivi, ma non posso seguire tutto.
Quale sarebbe il patto corruttivo? Ero socio di una società privata, e come tale esistono benefit e auto aziendali. E’ una cosa assolutamente lunare, non c’è alcun patto corruttivo.
Invece del fascicolo ho gli articoli de Il Domani, leggo di intercettazioni o altro. Se fossi ascoltato, potrei chiarire ogni cosa. Non me la prendo con i giornalisti, fanno il loro dovere, anche se dispiace per cose sono condite le cose, spacciando rapporti ordinari tra società private come crimini.
Valentina Cavaliere è un’ottima professionista e brava ragazza ma è stata amministratore dopo che io che ho lasciato la società, ha avuto l’incarico del componente del collegio sindacale, significa che mi fidavo e la reputavo valida, anche in questo caso vorrei capire dove è il reato. Anche rispetto ai bonifici o altre attività, si tratta di cose assolutamente ordinarie nei rapporti tra società. io nasco come imprenditore, ho avuto televisioni private che poi ho lasciato perchè le ritenevo incompatibili con l’attività di politico.
Io non sono giustizialista e rimango convinto che la magistratura svolge un lavoro fondamentale. Ho sempre evidenziato di essere garantista, anche se qualche volta ho usato forse un tono un pò troppo duro in occasione di altre inchieste.
Non credo nella cospirazione, non so da dove sono arrivate le carte, mi auguro non dalla Procura, magari da qualche avvocato comunista che non voleva la mia ricandidatura (ride, ndr). Ho ricevuto sostegno tiepido dal centrodestra? Assolutamente no, mi hanno sostenuto a tutti i livelli sia regionale che nazionale, ma il sostegno più forte e sconvolgente è arrivato dai cittadini calabresi. Voglio siano loro a decidere se sono degno a governare ancora la Calabria.
Se riferirò in Consiglio Regionale? Non ho difficoltà a farlo, ripetendo quanto detto oggi, vorrei riferire soprattutto ai magistrati. Come mi sento? Stuprato e arrabbiato, credo di non meritare questa cosa. Ma sono in formato da combattimento e ho le spalle larghe.
Nomina di Sbarra sottosegretario ? Gli ho fatto gli auguri, quando è stato nominato non si sapeva ancora della mia indagine. I giornalisti certe volte vedono suggestioni, non ci sono collegamenti tra le due vicende”, le parole di Occhiuto.