Al Teatro di Locri Epizefiri prosegue il Festival ‘Tra Mito e Storia’ con ‘Oreste’
Nuovo appuntamento al Festival del Teatro Classico con “Oreste” di Euripide, una tragedia intensa e coinvolgente. Cast d’eccezione guidato da Pino Quartullo
17 Agosto 2025 - 08:17 | Comunicato Stampa

Dopo aver entusiasmato il pubblico con spettacoli di grande impatto come Odisseo Superstar, capace di travolgere gli spettatori con la sua energia, l’intensa performance de Le interviste impossibili dedicate alla poetessa Saffo, lo straordinario Omaggio a Billie Holiday dell’Ada Montellanico Quartet, e il brillante Volpone interpretato magistralmente da Edoardo Siravo e Francesca Bianco, il Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia prosegue la sua corso con un nuovo appuntamento carico di emozioni e significati profondi.
Una sinergia culturale per valorizzare il Teatro Greco Romano
Promosso grazie alla sinergia tra GAL Terre Locridee, Associazione Cultura e Territorio, Accademia di Musica Lettere e Arti Senocrito, il MIC – Parco Archeologico di Locri Epizefiri con con il patrocinio del Comune di Portigliola e il contributo del Nuovo Imaie, il festival è infatti pronto proporci un nuovo tuffo nel mito, sempre nello scenario senza tempo del Teatro Greco Romano di Locri Epizefiri, luogo da sempre in grado di amplificare le suggestioni del sempre affascinante calendario.
Il prossimo imperdibile evento è fissato per lunedì 18 agosto, alle ore 21:30: protagonista sarà Oreste di Euripide, una tragedia intensa e coinvolgente diretta dal talentuoso Alessandro Machìa.

Come noto, la storia ruota attorno al figura del giovane figlio di Agamennone, perseguitato dalle terribili Erinni e lacerato dal senso di colpa per aver compiuto un matricidio. Condannato dagli Argivi, abbandonato dagli dèi e dai suoi cari, Oreste cerca disperatamente una via di fuga dal proprio destino, meditando vendette sanguinose e confrontandosi con il peso insostenibile della propria colpa.
Sul palco, un cast d’eccezione guidato da Pino Quartullo, attore e regista di fama, che interpreta un doppio e simbolico ruolo: sarà infatti sia Tindaro, nonno materno di Oreste, figura di rigore morale che condanna il nipote per l’uccisione della madre, sia Apollo, il dio che, pur avendo spinto Oreste a compiere il crimine, interviene come deus ex machina per imporgli una fragile riconciliazione e un matrimonio forzato con Ermione. Questo doppio ruolo crea un potente cortocircuito visivo e simbolico, rivelando come le autorità terrena e divina siano due volti della stessa medaglia.
I temi universali della tragedia euripidea
Oreste è una tragedia che esplora i temi universali della colpa, della giustizia e della libertà umana di fronte al volere divino, mettendo in discussione le certezze della catarsi tragica e la stessa funzione degli dèi nella vita degli uomini. Euripide, con la sua visione provocatoria e moderna, ci offre uno spettacolo crudo e spietato, in cui il confine tra colpa e redenzione si fa labile e ingannevole e che assume connotazioni ancora più acute nella rilettura di Machìa.
Un’esperienza teatrale unica e intensa che, nonostante i secoli, sarà in grado di parlare con forza al cuore e alla mente di tutti noi. Ricordiamo che, come ogni anno, sarà possibile acquistare il biglietto all’ingresso degli spettacoli, ma resta consigliato l’acquisto in prevendita presso il Lido Persefone, il Bar Scocchieri, il Bar Riviera o l’Edicola Mondadori di Locri.
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