Sanità - "L'ospedale dei balocchi": l'ennesima denuncia del sindaco di Locri

Servizi ridotti al lumicino, reparti chiusi, sale operatorie bloccate ed un reparto Covid mai aperto. Il resoconto del primo cittadino di Locri non è affatto confortante

“La risonanza, la fantasia, la discarica interna e l’ospedale dei balocchi”. Sono queste le parole del sindaco di Locri che, in un post su Facebook, denuncia la situazione sanitaria del suo Comune.

Passano gli anni ma non i problemi all’ospedale di Locri

Ci sarebbe da scrivere un’enciclopedia sui problemi della sanità in Calabria, un volume sarebbe di certo dedicato alla struttura ospedaliera di Locri che, negli anni, ha collezionato problemi su problemi. Solamente qualche giorno fa, però, è avvenuto la cerimonia di inaugurazione per una risonanza magnetica, con tanto di presenza delle istituzioni, che i cittadini non potranno utilizzare per mancanza di personale.

“Dopo cinque lunghi anni, dall’impegno assunto dall’ex Commissario Scura a seguito delle nostre sollecitazioni, è finalmente arrivato all’Ospedale della Locride la Risonanza Magnetica e su questo diamo atto agli attuali Commissari di aver raggiunto un obiettivo attraverso un percorso pieno di insidie. Gli stessi Commissari, in scadenza di mandato, inaugureranno l’importante strumento diagnostico che forse un giorno, ancora da definire, verrà messo in condizione di essere utilizzato.

Infatti, ancora, si dovrà provvedere a mettere in funzione e renderlo operativo in quanto mancherebbe personale. Non si sa ancora chi saranno i radiologi medici e i tecnici addetti alla Risonanza Magnetica considerato che attualmente nel reparto di radiologia sono rimasti due medici di cui uno con limitazioni. Si parla di una possibile convenzione con una struttura universitaria per un rapporto di telemedicina. Staremo a vedere. Inoltre, sembra che dovrà essere realizzato un “tunnel” per portare i pazienti dai e nei reparti, in quanto la location individuata non è collegata internamente con la struttura ospedaliera. Certamente tutto ciò avrà una logica “scientifica” che però sfugge a noi comuni mortali”.

Giovanni Calabrese ha aggiunto:

“Speriamo di poter partecipare presto all’inaugurazione di un apparecchio in grado di erogare servizi. Ricordo che la pista per il funzionamento dell’elisoccorso nelle ore notturne era stata inaugurata in pompa magna nel 2014 ed il servizio entrato in funzione dal 2 dicembre 2020 solo grazie all’intervento del Comune di Locri e dei Sindaci della Locride. Passano gli anni, cambiano gli attori protagonisti, ma la musica è purtroppo sempre la stessa”.

La risonanza magnetica inaugurata, ma non funzionante

“Servizi ridotti al lumicino, reparti chiusi, sale operatorie bloccate per mancanza di anestesisti, gastroenterologia chiusa per assenza di strumenti, pediatria con medici a gettone di 720 euro a turno; reparto Covid al posto degli uffici amministrativi MAI aperto e pazienti abbandonati ad un infausto destino; campagna vaccinale “fai da te”.

È lo sfogo del sindaco di Locri in seguito alla risonanza magnetica a lungo attesa dai cittadini della Locride che, forse, verrà attivata nelle prossime settimane. A tal proposito, Giovanni Calabrese ha voluto rispondere al piano dell’Azienza Sanitaria con un messaggio molto diretto:

“Ringraziamo il Commissario dell’ASP, Prefetto Giovanni Meloni, per averci fatto sapere, tramite un quotidiano locale, che la Risonanza Magnetica entrerà in funzione entro due settimane grazie a due importanti convenzioni sottoscritte con il Policlinico di Messina e con il GOM di Reggio Calabria. Immaginiamo quindi di poter organizzare una nuova inaugurazione per il 12 marzo, giorno in cui scadranno le due settimane annunciate dal Commissario Meloni. Speriamo e attendiamo fiduciosi.

Spulciando l’albo pretorio dell’Asp troviamo le delibere con le due prestigiose consulenze. La prima, la n. 142 con l’Azienda Ospedaliera Gom di Reggio Calabria per attività di consulenza specialistica radiologica su indagini di risonanza magnetica presso i presidi ospedalieri di Locri e Melito per un anno al modico costo di 78.000,00 euro. La seconda , la n. 143 con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Messina per attività di consulenza specialistica radiologica su indagini di risonanza magnetica presso i presidi ospedalieri di Locri e Melito per un anno al modico costo di 104.000,00 euro comprensiva anche dell’attività di “ADDESTRAMENTO” a favore dei dirigenti medici dei rispettivi presidi. Tutto ciò è una evidente scelta politica e strategica della Commissione dell’ASP”.

Il primo cittadino di Locri è stato sul posto per verificare lo stato della struttura ed il suo resoconto mette i brividi:

“Ho ritenuto di fare una “passeggiata ” nel reparto di Radiologia per cercare di capire meglio il contenuto della convenzioni deliberate. Dei tre medici radiologi annunciati con contratto a tempo indeterminato solamente due hanno preso servizio. Il reparto continuerà in ogni caso a funzionare nelle ore notturne con la reperibilità alternata tra Locri e Polistena e non con la presenza fissa del dirigente medico. In caso di TAC con mezzo di contrasto il paziente dovrà essere trasferito in ambulanza a Polistena se il reperibile è di turno su Polistena e non su Locri. Il reparto è privo di fondamentali strumenti digitali e molte apparecchiature diagnostiche hanno oltre 20 anni di vita.

Dispiace aver notato, attraversando un corridoio, la presenza di una discarica abusiva all’interno del reparto e soprattutto un odore nauseabondo dovuto probabilmente alla presenza di qualche topo deceduto. Infine, apprendiamo che in attesa che venga realizzato il tunnel di collegamento, i soggetti ricoverati da sottoporre a risonanza verranno portati nella nuova struttura in ambulanza o…..a spalla.

Se invece di fare quel ridicolo taglio del nastro del nastro Spirli, Meloni, Bray e compagnia bella avessero fatto un giro del reparto e dall’ospedale avrebbero ben compreso che c’è poco da festeggiare e molto da fare per ripristinare legalità e normalità. Obiettivi per i quali noi continueremo a lottare per rispetto dei cittadini liberi che credono in questa battaglia”.