Perrotta: 'La Coppa del Mondo, poi il pensiero a Foti, Martino, la Reggina'

"La Reggina merita di andare in serie B"

Il centro sportivo S. Agata, la crescita nel settore giovanile, l’esplosione fino a diventare Campione del Mondo. E’ la bellissima storia di Simone Perrotta, ospite de “La Giovane Reggina”: “Sto bene per quello che può esserlo stando a casa in questi quaranta giorni. Ma tutti dobbiamo fare la nostra parte, essere responsabili e sperare che dopo tutto sarà più bello.

La Reggina e la città di Reggio Calabria sono state determinanti per la mia storia calcistica. Avevo 14 anni ed abitavo in foresteria con altri sessanta compagni. Sono stato adottato, sono cresciuto e diventato uomo tutto all’interno del centro sportivo S. Agata.

Ricordo con grande piacere con affetto, sentimento e piacere tutti quegli anni di grandi sacrifici, ma per realizzare un sogno bisogna farne tanti, anche quelli familiari.

Ai miei tempi c’erano solo tre campi ed era tutto un salire dall’ultimo fino al primo campo, che si traduceva nell’aver raggiunto l’obiettivo, arrivare in prima squadra. Per come è stato concepito nella sua costruzione, è come se ti ponesse degli obiettivi e ti spingesse a raggiungerli. Pino Scopelliti, Nevio Orlandi, Salvatore Laiacona, tutti importantissimi per me.

Quando ho alzato la Coppa del Mondo al cielo ho pensato subito alla mia famiglia a chi è sempre stato vicino a me. Una volta smaltita la festa a mente fredda, ripercorri la tua carriera e nella mente ti passano i tuoi trascorsi ed ovviamente anche quelli con la Reggina. Il presidente Foti, il DS Martino, tutti gli allenatori, tutte le figure che mi hanno consentito di diventare uomo e calciatore.

Oggi viviamo in una incertezza totale. Il coronavirus ha creato morti e scompiglio, ma spero vivamente che si possa ripartire. Se questo non dovesse avvenire in serie C, la Reggina merita comunque la promozione. Bravi Luca Gallo ed il DS Taibi a mettere a disposizione di Toscano una grande squadra e bravo lui a guidarla come ha fatto fino ad ora.

Il presidente ha preso una società che non navigava in buone acque, promettendo subito di portarla dove meritava. E lo sta facendo, partendo da questa stagione con un grande campionato e speriamo possa continuare. Ho visto di recente il centro sportivo e sono contento della sua trasformazione, è fondamentale che i giovanissimi calciatori, anche quelli arrivano da fuori, devono stare bene ed in maniera confortevole, oltre alla crescita calcistica”.