Caos piste ciclabili, Falcomatà: "Non sono necessarie commissioni d’inchiesta"

"C’è un errore al quale si sta ponendo rimedio, verificando le responsabilità che ci sono", le parole di Falcomatà

Nel corso del suo intervento all’interno dell’aula Battaglia, il sindaco Falcomatà ha risposto sul tema delle piste ciclabili. Chiesta e depositata la richiesta dell’istituzione di una commissione d’indagine sulle piste ciclabili firmata da tutto il centrodestra.

 

Le parole di Falcomatà sulle piste ciclabili

“Parlare di pista ciclabile e di bike lane significa parlare di due cose diverse. Nessuno in questa assise ha detto che si tratta di due progetti diversi, con due Rup diversi, due finanziamenti diversi. Non si possono confondere progetti diversi che hanno obiettivi diversi e che vengono realizzati in modo diverso.

La pista ciclabile risponde a determinate normative, le bike lane, introdotte a differenza di come ha detto qualcuno, col decreto Crescita, sono la previsione di un utilizzo promiscuo della sede stradale. Significa utilizzo condiviso, ossia che quella corsia non è esclusiva e dedicata, ma che all’interno è possibile l’utilizzo con gli altri strumenti di mobilità consueti (auto e bus) anche delle biciclette. Il piano politico esiste – ha aggiunto Falcomatà – ma non solo per il sindaco e per la giunta.

Esiste una responsabilità dell’esecutivo comunale, ma anche di tutti i consiglieri comunali che hanno il dovere di vigilare, non solo con la commissione di vigilanza. Non sono necessarie commissioni d’inchiesta. Il dovere di vigilanza è sugli atti che sono pubblici e vengono prima di ogni altra commissione.

C’è un errore al quale si sta ponendo rimedio, verificando le responsabilità che ci sono: contabili, amministrative e penali. La nostra Avvocatura civica valuterà, a proposito di alcune uscite sui social, eventuali responsabilità di danno all’immagine della città”.