Ponte sullo Stretto, De Marco: ‘La sindaca di Villa in perenne ricerca di visibilità politica’
"Basta confondere i cittadini e anteporre il tornaconto personale al futuro dei territori" la nota del consigliere villese
26 Agosto 2025 - 14:39 | Comunicato Stampa

“Con l’approvazione del CIPESS, quello che per decenni è stato il sogno di generazioni di calabresi e siciliani sta diventando realtà: il Ponte sullo Stretto, un’infrastruttura capace di segnare un punto di svolta in termini di sviluppo, lavoro e modernizzazione dei nostri territori”.
A scriverlo, in una nota stampa, è il consigliere comunale di Villa San Giovanni, Domenico De Marco.
“Eppure, mentre i cittadini attendono con entusiasmo i prossimi passi, c’è chi sembra più preoccupato di comparire sui giornali che di rappresentare seriamente la propria comunità. È il caso della sindaca di Villa San Giovanni, che non perde occasione per cercare visibilità mediatica, soprattutto in questo periodo di campagna elettorale”.
La polemica sulla Corte dei Conti
“In piena crisi di astinenza da interviste, la sindaca è arrivata a sostenere che per la realizzazione del Ponte servirebbe l’autorizzazione della Corte dei Conti“.
Una tesi che, secondo il consigliere comunale Domenico De Marco, dimostra più voglia di far parlare di sé che conoscenza della materia:
«La Corte, infatti, come per ogni opera pubblica, si limita a verificare la conformità economico-finanziaria delle delibere: può eventualmente esprimere un parere negativo, ma non ha alcun potere di annullarle. Si tratta di un passaggio tecnico e ordinario, che la sindaca ha invece trasformato in un presunto ostacolo, nel tentativo di gettare ombre sull’opera e ritagliarsi spazio sulla stampa».
Il risultato – aggiunge De Marco – è un messaggio fuorviante che confonde i cittadini e riduce la portata della delibera fondamentale approvata dal CIPESS lo scorso 6 agosto.
Le accuse ai sindaci dello Stretto
Secondo De Marco, dietro a queste prese di posizione c’è la volontà di accreditarsi come paladina del “no” al Ponte per rincorrere ambizioni elettorali personali, anche a scapito della credibilità istituzionale.
«In questo quadro – afferma – anche il sindaco di Reggio Calabria, che dopo anni di posizioni diverse si è improvvisamente riscoperto “no ponte” per strizzare l’occhio alla sinistra più estrema e al M5S, resta sullo sfondo di una battaglia politica che nulla ha a che vedere con gli interessi reali delle comunità locali. Nonostante i tentativi, la sua bandiera di convenienza non gli è bastata nemmeno per ottenere la candidatura a governatore della Calabria».
Le opere compensative come priorità
Per De Marco, ogni amministratore di buon senso dovrebbe avere un solo obiettivo:
«Sedersi ai tavoli decisionali non per opporsi a priori, ma per ottenere il massimo delle opere compensative e ridurre al minimo i disagi per le comunità. È già accaduto in passato: il lungomare di Reggio Calabria, il chilometro più bello d’Italia, nacque come opera compensativa delle Ferrovie dello Stato».
Il Ponte come occasione di riscatto
In una terra fanalino di coda in tutte le classifiche europee, il Ponte può rappresentare lo shock positivo tanto atteso:
- nuovi posti di lavoro,
- trasporti efficienti e veloci,
- turismo e investimenti,
- collegamenti stradali e ferroviari finalmente all’altezza,
- soluzioni definitive a problemi cronici come depurazione, scarichi a mare e carenza di infrastrutture.
L’appello finale
«Il tempo delle passerelle politiche e delle dichiarazioni in cerca di titoli è finito. Ai sindaci si chiede di indossare i panni delle comunità che rappresentano, non quelli di aspiranti candidati in cerca di ribalta. Basta confondere i cittadini, basta anteporre il tornaconto personale al futuro dei territori. Il momento è ora. Dimostrate che le vostre città vengono prima della vostra carriera».