Porto di Gioia Tauro, Giannetta: “La nuova governance comincia a maturare tangibili risultati”

Il consigliere regionale di Forza Italia Domenico Giannetta incontra Agostinelli

“La nuova governance comincia a maturare tangibili risultati”

Lo afferma in una nota il Consigliere regionale di Forza Italia Domenico Giannetta, che ha incontrato negli uffici dell’Autorità portuale di Gioia Tauro l’ammiraglio Andrea Agostinelli.

“E’ stato un incontro all’insegna della massima cordialità – dice ancora Domenico Giannetta – e voglio ringraziare pubblicamente l’ammiraglio Agostinelli per il garbo istituzionale con cui ha aderito alla mia richiesta di vederci e per tutte le informazioni che ha potuto riferirmi in merito ai programmi immediati e futuri per rendere Gioia Tauro un porto con grandi prospettive. Ho avuto modo di apprendere dalla viva voce di uno dei protagonisti di questi ultimi anni della ‘vicenda Gioia Tauro’, dell’importanza del potenziamento strutturale deciso dal gruppo Til-Msc, con l’acquisto delle grandi gru in corso di montaggio sulle banchine, in grado di servire le nuove navi portacontainer capaci di imbarcare fino a ventotto file di teus sul ponte. Come confermato anche dai rilevamenti di Bankitalia sull’andamento congiunturale dell’economia italiana, il porto di Gioia Tauro segna dunque una sostanziale inversione di tendenza, con una crescita complessiva del 3,6% dei traffici rispetto all’anno precedente. L’ingresso di Til (Terminal investment limited), società controllata da Msc, che ha acquisito nella gestione del terminal – prosegue Giannetta – la quota del 100% degli asset, ha senza dubbio contribuito al sostanziale aumento delle operazioni portuali. Occorre infatti dare atto che sin dalla fase iniziale del suo ingresso nella gestione dell’imponente infrastruttura, Til e il nuovo management hanno impresso un impegno forte per promuovere il rilancio dello scalo, inverato da un piano industriale che ha mobilitato investimenti da parte del privato per oltre cento milioni di euro. Un marcato, deciso cambio di marcia – dice ancora il consigliere di Forza Italia – realizzato grazie anche ad un aperto ed efficace confronto con i dipendenti e le rappresentanze sindacali, preoccupati giustamente del loro futuro e delle sorti del porto. Addirittura – sottolinea ancora Domenico Giannetta – la conferma della ripresa di Gioia Tauro è contrassegnata da un rilevamento congiunturale dell’Autorità portuale che indica un incremento dei traffici pari al 15,5% relativamente al periodo aprile/ottobre 2019, rispetto al periodo considerato dell’anno precedente. E’ bene inoltre ricordare, riguardo ai ‘grandi numeri’, che il 2018 per il porto di Gioia Tauro si era chiuso con una movimentazione di 2.328.218 teus, un andamento negativo trascinatosi fino a febbraio scorso su cui hanno certamente pesato in negativo le fasi di fermo dell’attività per motivi di conflittualità legati al passaggio di gestione tra la vecchia e la nuova società. Adesso – dice ancora Giannetta – con l’arrivo delle tre gru di nuova generazione che saranno posizionate sulle banchine nel tempo di poche settimane, Gioia Tauro e il suo porto potranno tirare il fiato e guardare più serenamente al futuro. Le nuove tecnologie serviranno infatti a svuotare più velocemente anche le navi container più grandi al mondo, con notevole abbattimento dei tempi e dei costi operativi. L’impegno del gruppo Msc, dell’Autorità portuale e dei lavoratori – evidenzia ancora Domenico Giannetta – necessita però una forte e concreta sponda sul piano istituzionale e politico. In questi giorni, e lo dico con preoccupazione, dopo il disastro di Venezia, Governo e Parlamento per affrontare quell’emergenza, stanno maturando l’estensione di ‘zona Zes’ anche alla città lagunare. Un provvedimento necessario e giusto, che però non deve mettere in discussione, malgrado le rassicurazioni del Governo, i finanziamenti destinati a sostegno dello sviluppo della Zes di Gioia Tauro a favore della quale da mesi è in corso una forte azione di scoutismo promozionale da parte della Confindustria nazionale nei paesi del Sud-Est asiatico per indurre gli imprenditori di quell’area ad aprire attività proprio a Gioia Tauro. Infine, com’è emerso dall’incontro con l’ammiraglio Agostinelli, è doveroso che si renda immediatamente operativo il gateway ferroviario, avviando così una ulteriore fase di intermodalità di smistamento dei container foriera di prospettiva positive capaci di innescare nuove attività nelle aree del retroporto, e il bacino di carenaggio, un’opera in grado di avviare l’auspicata diversificazione delle attività portuali”.