Emergenza rifiuti, il Prefetto Mariani taglia corto: ‘È l’ora delle scelte. Si devono fare gli impianti’

A Palazzo del Governo hanno le idee chiare: ‘Le istituzioni dialoghino, e i cittadini accettino le decisioni’

“Quando ci sono queste crisi, penso che si tratti di crisi che sono l’esito di un lungo percorso di cose che magari potevano essere fatte e non sono state fatte, scelte che dovevano essere fatte a suo tempo e che non sono state fatte. È un sistema che per funzionare richiede delle scelte. E richiede che queste scelte si accettino, anche da parte dell’opinione pubblica”.

Il Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, delle esperienze lavorative fatte in Calabria trova un comune denominatore: lo smaltimento dei rifiuti. Nel corso della diretta di CityNow a domanda risponde un po’ diplomaticamente, assegnando responsabilità precise, tanto alla politica, quanto alla cittadinanza, sottolineando un’esigenza non più rinviabile: quella di fare delle scelte, anche a costo dell’impopolarità. Ma le scelte, inevitabili, devono essere il frutto di un dialogo tra le istituzioni deputate che, aggiungiamo noi, devono anche essere capaci di far digerire alla cittadinanza quello che fino ad oggi ha rifiutato.

“Noi certamente seguiamo con molta attenzione questa vicenda però, ecco, anche qui, il sistema istituzionale che abbiamo fa sì che il sistema rifiuti sia appannaggio delle amministrazioni locali e delle Regioni. Non si tratta di un rimpallo, ma di due diversi attori istituzionali che in questa materia hanno dei compiti fondamentali e che certamente devono collaborare. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo ove necessario. Mi rendo conto dei disagi che tutti noi viviamo come cittadini, ed è chiaro che bisognerà fare delle scelte. Posso dirvi che sono in atto iniziative per affrontare questa situazione e però bisogna che ci sia la collaborazione di tutti i cittadini. Nel senso che è vero che l’intera città metropolitana è in difficoltà, però è anche importante che quando verranno fatte queste scelte, vengono accettate, anche se a volte questo non fa piacere.

Si accetti l’idea che si devono fare gli impianti, che devono essere realizzati a regola d’arte e, lo dico per esperienza, a volte queste scelte non vengono accettate dai cittadini, e però questi rifiuti vanno gestiti in qualche modo, devono essere trattati. Credo che bisogna accettare l’idea di dover lavorare su questo, dovere creare l’impiantistica necessaria secondo i programmi che sono sul tappeto da diverso tempo e bisogna accettare che si faccia l’impiantistica. Cioè in questo paese, non vale solo per la Calabria naturalmente, perché si tratta di un vezzo tipico dell’Italia la prima reazione ogni qualvolta si prendono una qualunque decisione che riguarda ad esempio i rifiuti si dice ‘not in my garden’, non nel mio giardino. Però ogni comunità fa parte di un tutto, ognuno deve dare del proprio per fare sì che l’intera comunità possa funzionare”.

I fatti successi a Bagnara qualche giorno fa, con i cittadini che hanno portato i loro rifiuti davanti l’ingresso dell’amministrazione comunale, per Mariani sono manifestazioni che non aiutano.

“I cittadini di Bagnara dovrebbero sapere che non è colpa dell’amministrazione. Credo che aggiungere inciviltà al disagio che già esiste non possa aiutare. Così peggioriamo le cose”.

La mancata raccolta, ricorda il Prefetto, deriva da una crisi del sistema. Ma è altrettanto scontato, per lui, che occorre privilegiare il dialogo:

“Noi siamo ovviamente a disposizione laddove sia richiesta una sede di confronto e di dialogo, ci mancherebbe altro. In ogni caso sia la Regione che il Comune sono al lavoro e confido che i risultati arrivino. Ci vorrà del tempo. Purtroppo se si arriva a questo punto, dipende dal fatto che nel corso degli anni si sono accumulate queste difficoltà e, per la mia esperienza amministrativa, quando le cose non si risolvono per tempo, non si programmano, si arriva invariabilmente a questo punto. Bisognerà necessariamente trovare la soluzione e sono certo che si sta lavorando in questa direzione. Ci vuole molta pazienza. Sappiate che tutti noi condividiamo le stesse difficoltà e lo stesso disagio”.