Progetto Danza: la Direttrice Artistica Monia Calù ai microfoni di CityNow


di Eva Curatola – Nella serata di Venerdì l’Arena dello Stretto ha ospitato la XV° edizione del Saggio della scuola di danza “Progetto Danza“.

Una serata indimenticabile sia per le allieve, che come ogni anno hanno dato il meglio di loro sul palco, sia per la Direttrice Artistica Monia Calù e tutti i suoi collaboratori che come sempre hanno regalato fortissime emozioni al pubblico. Si, perchè Progetto Danza non è solamente una scuola di danza, ma anche di principi; la serata di venerdì non è stata infatti solamente un momento di divertimento per concludere in bellezza un anno straordinario, ricco di premi, è stato anche un momento di riflessione, di confronto; sono stati toccati temi quali l’omofobia e il terrorismo e vederli esposti attraverso la danza lascia davvero un segno profondo. Progetto Danza però non è solo questo, è anche spirito di gruppo, coesine, tecnica e coordinazione, ma soprattutto Famiglia; quello che gli spettatori hanno potuto osservare sul palco dell’Arena era un grande e meraviglioso nucleo familiare. Ma chi meglio di Monia può raccontarci come nasce e si sviluppa Progetto Danza?

– Ciao Monia, raccontaci, come ti sei avvicinata alla danza e a che età?

Avevo circa 6 anni e mi sono appassionata guardando gli spettacoli che facevano in tv in cui ballavano Lorella Cuccarini e Heter Parisi.

– Quella della danza è una passione di famiglia?

In famiglia diciamo che si respira aria artistica, perchè mia nonna era una pianista, mio zio cantautore, mia sorella poichè più grande danzava ancor prima di me e mio fratello ha studiato chitarra.

– Quando hai capito che la tua passione poteva trasformarsi in una professione?

Ho realizzato che questa mia passione poteva trasformarsi in una professione quando ho capito di poter donare tutto ciò che ho imparato e trasmettere il valore di questa meravigliosa disciplina che è appunto la danza.

– Quali erano gli obiettivi che ti eri posta quando hai aperto la scuola “Progetto Danza” 15 anni fa?

I miei obiettivi erano (e sono) dimostrare che Reggio Calabria ha talenti da mostrare e portarli avanti nel mondo dello spettacolo.

– C’è un motto con il quale ispiri le ragazze e le invogli a non arrendersi e continuare a credere nei loro sogni?

Un motto che non mi abbandona mai è: “volere è potere”, mai arrendersi.

– E’ vero che la danza serve anche da insegnamento per la vita?

Certamente, la danza intesa come disciplina artistica, assolutamente ti aiuta a vivere seguendo delle regole e quindi seguire un regime adeguato.

– Come ti senti a ballare sul palco insieme alla tue allieve?

Quando ballo mi sento in un’altra dimensione, e quando lo faccio con le mie allieve vivo una sensazione di immensa emozione!

– Progetti per il futuro?

Grandi.. Ma non parliamone per scaramanzia!

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