Reggio, residenti di Mosorrofa in protesta: 'La pazienza è finita' - FOTO

"Attendiamo un appuntamento con il Prefetto dal 22 agosto". I cittadini di Mosorrofa rivendicano i propri diritti

Un folto numero di cittadini di Mosorrofa si appresta a presenziare al Consiglio comunale di Reggio Calabria convocato in data odierna. Vestiti di bianco e con la scritta “Mosorrofa abbandonata” e con cartelloni che illustrano alla città ed alle istituzioni il perché.

La protesta dei cittadini di Mosorrofa

“Il popolo di Mosorrofa – ha spiegato il Presidente del Comitato di Quartiere Pasquale Andidero – ha ritenuto importante presenziare al Consiglio per rompere il muro di invisibilità nel quale questa amministrazione lo ha relegato. Parole tante, fatti nessuno.

Una voce, in paese dice che questa giunta ha deciso di punire i cittadini mosorrofani perché hanno avuto la sfrontataggine di andare a manifestare a Piazza Italia. Invece di cercare di capire perché, in un sabato di meta giugno, 350 tranquille persone (ma erano molte di più perché tante altre hanno manifestato in paese quello stesso giorno), si sono scomodate per andare a Piazza Italia.

Invece di ascoltare la voce di un popolo che chiede servizi essenziali, ci si offende e per ripicca anche quel poco che si stava per fare è stato tolto. Ma i mosorrofani non demorderanno, oggi sono in consiglio e lo saranno per tutti i consigli a venire, continueranno le manifestazioni di piazza e si arriverà anche a gesti estremi sempre nell’ambito della legalità”.

In piazza è da poco arrivati il sindaco f.f. Paolo Brunetti, che sta ascoltando le istanze dei cittadini cercando di dar loro risposta.

Dal comitato di quartiere fanno sapere, inoltre, che un’altra manifestazione è già stata indetta in Piazza San Demetrio a Mosorrofa.

“Qualche giorno fa – denunciano i cittadini – una macchina è caduta nella scarpata grazie alla solerzia di questo comune e del prefetto che era stato pure messo al corrente, ma non
hanno tempo per queste cose. Attendiamo, dal prefetto, un appuntamento dal 22 di agosto ma purtroppo è sempre impegnato, non ha tempo per ascoltare i cittadini, è più importante presenziare alle varie liturgie e inaugurazioni.

I nostri ragazzi e giovani bivaccano tra sale gioco, bar, strada e non hanno un metro quadrato dove potersi incontrare, giocare, li stiamo consegnando alla criminalità. Ma questo per il comune e anche per il prefetto non è importante, tanto sono ragazzi di periferia. Per le vicende del campo sportivo o centro polivalente abbiamo chiesto l’accesso agli atti a maggio
e non abbiamo ancora ottenuto risposta, avranno qualcosa da nascondere?”.