Reggio, i professionisti del benessere dentro Palazzo Zani: 'Abbiamo denunciato gli abusivi'

Una delegazione di lavoratori è stata ricevuta dal Prefetto Mariani per discutere del crescente problema dell'abusivismo a Reggio Calabria

La protesta dei professionisti del benessere si è conclusa con una riunione in prefettura. Una delegazione di lavoratori è stata infatti ricevuta dal Prefetto Mariani per discutere delle chiusure imposte dal Governo nazionale e del crescente problema dell’abusivismo in città.

I professionisti del benessere incontrano il Prefetto

Protesta Parrucchieri

La Presidente Professionisti del benessere di Reggio Calabria, dopo l’incontro, ha raccontato ai microfoni di CityNow:

“Abbiamo parlato con il Prefetto dell’abusivismo a Reggio Calabria. Abbiamo mostrato immagini e annunci che sui social vediamo tutti i giorni, di persone che aggirando le regole della zona rossa proseguono ugualmente il loro lavoro a domicilio”.

Rosalba Pizzi ha proseguito:

“Il prefetto ci ha chiesto di produrre documentazione stampata e ci ha assicurato l’impegno della Prefettura in una battaglia ferrea all’abusivismo”.

Istituzioni locali al fianco dei cittadini

Manifestazione Benessere (25)

I rappresentanti della Città Metropolitana e del Comune sono stati al fianco dei lavoratori sia in piazza che durante il vertice in Prefettura.

Nel corso dell’incontro, i lavoratori hanno illustrato le diverse problematiche determinate dalla pesanti restrizioni dell’ultimo anno. Nello specifico la questione sociale, il rischio di un proliferare del lavoro irregolare ed il ricorso al credito illegale con la possibilità per gli imprenditori di incorrere in fenomeni di usura dominati da circuiti illegali.

Ascoltate le difficoltà sottolineate dai rappresentanti delle imprese e dagli amministratori, il Prefetto ha offerto la sua piena disponibilità a farsi portatore delle richieste pervenute, rappresentandole al Governo e alla Regione Calabria, perorando l’ipotesi di valutare riaperture territoriali anticipate rispetto alle attuali normative, in virtù delle evidenze scientifiche che indicano una media inferiore di contagi su scala provinciale rispetto a quella regionale e nazionale.

Al’incontro presenti diversi rappresentanti istituzionali tra cui il consigliere metropolitano Carmelo Versace:

“Si è svolta un’importante riunione alla presenza del Prefetto che ha voluto incontrare gli operatori del settore benessere che oggi sono in piazza per portare avanti un sentimento di allarme per quanto riguarda le problematiche legato alla zona rossa. Ai microfoni di CityNow, Versace ha aggiunto: È chiaro che ciò che si chiede a gran forza, al Presidente della Regione, è quello di poter intervenire con dei provvedimenti “localizzati” in base all’esigenza epidemiologica.

Il problema – secondo Versace – è anche la mancanza di un piano vaccinale valido e di un confronto costante con le istituzioni locali. Non si può decidere sui tavoli regionali o statali cose che riguardano un determinato territorio. Noi, ovviamente, non entriamo nel merito dei provvedimenti, ma nel “come” questi ultimi vengano presi. Chiediamo una rapida risposta da parte delle istituzioni competenti”.

All’incontro con il Prefetto hanno partecipato anche l’assessore Calabrò ed il consigliere Carmelo Romeo in rappresentanza del Comune di Reggio Calabria:

“Dopo un anno, ci ritroviamo a discutere sulla chiusura di alcune categorie professionali. Una vera e propria doccia fredda per chi, dopo tutto questo tempo, ha eseguito alla lettera le disposizioni per poter riaprire. A breve, saremo costretti ad esercitare un’attività soltanto in presenza di una vaccinazione eseguita. Non possiamo aspettare ulteriormente e, soprattutto, non possiamo farlo di fronte alla lentezza con la quale si sta procedendo con l’inoculazione del farmaco in Calabria. La Regione, dunque, deve dare risposte.

Siamo, da sempre, vicini ai lavoratori ed alle loro famiglie. Si tratta di un sostegno concreto che, in passato, si è tradotto nella sospensione della riscossione dei tributi comunali in attesa dell’arrivo dei ristori. Ovvero, in tutte quelle che sono le nostre possibilità e disponibilità quale ente locale. Non ci tireremo indietro proprio adesso e, anzi, con la nostra presenza in piazza ribadiamo pieno appoggio alle rivendicazioni di chiede di poter lavorare nel rispetto delle regole e delle norme”.