Manipolazione mentale, Minasi presenta ddl in Senato: ‘Vuoto normativo di oltre 40 anni’
Un disegno di legge promosso dalla senatrice reggina punta a introdurre il reato di manipolazione mentale. Pene severe per chi induce soggezione psicologica
25 Giugno 2025 - 14:52 | Comunicato Stampa

È stato presentato al Senato, su iniziativa della senatrice Tilde Minasi e con il sostegno delle colleghe Giulia Bongiorno ed Erika Stefani, un disegno di legge per introdurre nel codice penale il reato di “manipolazione mentale”.
L’obiettivo è colmare un vuoto normativo lasciato dal 1981, quando la Corte Costituzionale dichiarò l’incostituzionalità del reato di plagio, allora previsto dall’art. 603 c.p. Da allora, nessuna norma ha più tutelato chi subisce forme gravi di condizionamento psicologico.
«Ho ritenuto di dover presentare questo DDL – spiega la Senatrice Minasi – perché ci troviamo ormai di fronte a un fenomeno dilagante. Non possiamo più rimanere inerti di fronte alla necessità di tutelare i tantissimi soggetti fragili caduti nella trappola di santoni, truffatori, persone senza scrupoli che, usando violenze psichiche e fisiche, riescono ad annullarne la personalità, arrivando a distruggere le vittime e le loro famiglie».
Cosa prevede il disegno di legge
La proposta, frutto della collaborazione con la senatrice Erika Stefani, introduce una nuova fattispecie penale:
- Reclusione da 3 a 8 anni per chiunque, all’interno di un gruppo che sfrutta o induce dipendenza psicologica o fisica, ponga una persona in stato di soggezione permanente.
- Se la vittima è minorenne, la pena non potrà essere inferiore a 6 anni.
«Una risposta meditata e tecnicamente solida – aggiunge Minasi – a un fenomeno oggi più sofisticato e difficilmente perseguibile. Pensiamo alle psico-sette, al love bombing, alla deprivazione sensoriale o al lavaggio del cervello. Tecniche subdole che portano alla dissociazione dalla realtà e, in casi estremi, alla follia».
Prevenzione e intelligence
Il DDL prevede anche:
- Unità investigativa interforze centrale con articolazioni regionali
- Archivio informatizzato con dati su gruppi settari, leader, modalità operative, sedi e vittime
«Solo attraverso un’efficace intelligence preventiva – spiega Stefani – si potrà contrastare chi opera nell’ombra, anche nel dark web. Dare voce a chi ha subito un abuso invisibile, offrire strumenti concreti di tutela: questo è l’obiettivo».
Un passo sollecitato anche dall’Europa
Il DDL si allinea alle raccomandazioni del Consiglio d’Europa, che invita da tempo i Paesi membri a dotarsi di strumenti adeguati contro i “culti distruttivi”.
Il contributo di esperti e associazioni
Un supporto essenziale è arrivato dall’associazione Manisco World e dai professionisti Vincenzo Dionisi (avvocato) e Sergio Caruso (criminologo).
«Desidero ringraziare l’associazione Manisco World – conclude Minasi – in particolare la presidente Virginia Melissa Adamo. Hanno trasformato il dolore in consapevolezza, la denuncia in proposta concreta. È a figure come loro che la politica deve dare ascolto».