Reggina: Cardona ancora su Martino e Taibi e poi i progetti per Granillo e S. Agata

I messaggi con Galabinov e le dichiarazioni su quel calciatore che non voleva andare via

Lungo intervento del presidente Marcello Cardona a Radio Antenna Febea in altra pagina raccontato con il messaggio chiaro lanciato a chi ha parlato di presunti litigi tra dirigenti, ma anche progetti per il futuro tecnici e strutturali:

Martino e Taibi due figure invidiate da tutti

“Non abbiamo la pretesa di organizzare una società del Mulino Bianco, ma di competenze, stile. Il Dg Martino ed il Ds Taibi sono due personalità che ci invidiano, e sopra queste due figure c’è un vertice di società, fatto da un presidente e dal proprietario. Abbiamo apprezzato il lavoro fatto dal Ds in questo mercato ed i primi risultati li stiamo vedendo. Il Dg ha compiuto quasi un miracolo nel ricostruire in 34 giorni un settore giovanile che non esisteva. Dal letto dell’ospedale mi ha comunicato che i nostri giovani saranno seguiti da cinque-sei medici e fisioterapisti. Queste due figure fanno parte dell’organico della società, conoscono bene i loro ruoli. Ma come si fa a pensare che Taibi con quella prestanza fisica possa aggredire Martino, poi nella nostra società…”.

Il patron Saladini ed i progetti

Felice Saladini è un gran bella persona, con una grande intelligenza imprenditoriale. Stiamo lavorando sulle basi, il buon gioco, la società, la correttezza nei rapporti e queste cose non si costruiscono in poco tempo. Inzaghi è una persona umile, semplice, ama il suo lavoro tanto da non dormire la notte per la partita. Va a letto molto presto, straordinario professionista, valori che con il patron Saladini cercavamo per costruire la nostra Reggina. Un calciatore, senza fare nomi, andando via dal centro sportivo mi ha guardato con gli occhi commossi e mi ha detto: “Io volevo far parte di questo progetto. Per quello che ho visto mi sarebbe piaciuto rimanere“. Un giocatore non più ventenne e questo mi ha gratificato molto. Ci messaggiamo con Galabinov, non vede l’ora di rientrare, vuole tornare e mi dice più forte di prima. C’è un progetto per la riqualificazione dello stadio, da vivere quotidianamente, all’inglese, tutto coperto. Non potete immaginare come abbiamo trovato il Granillo quando abbiamo messo piede dentro la prima volta e ringrazio Inzaghi per la pazienza, c’erano le macerie. Seggiolini, tornelli, i bagni. I tifosi hanno ragione a lamentarsi per qualche disservizio, ma, ripeto, non avete idea come era venti giorni fa. Giorno dopo giorno lavoriamo per sistemare ogni cosa anche al centro sportivo S. Agata e questo è un processo che ha bisogno di molto tempo”.