Reggina, Iacopino: 'Taibi non doveva parlare. Non condivido l'esonero di Cevoli, sbagliata anche la tempistica'

Non le manda a dire lo storico dirigente amaranto che bacchetta il suo "figlioccio" Taibi

Reggina argomento di tutti i giorni, argomento che è tornato a stimolare i tifosi come non accadeva da tempo. Peccato che all’entusiasmo riportato grazie alla nuova proprietà targata Luca Gallo, non corrispondano i risultati. Si è fatta una lunga analisi con lo storico dirigente della Reggina Franco Iacopino, ospite di Momenti Amaranto, trasmissione calcistica andata in onda su Video Touring: “Il pubblico ha sempre ragione. Ha fischiato per una prestazione insufficiente, perchè tranne quelle due occasionissime arrivate da giocate casuali, la gara è stata fatta dal Rende che ha messo in pratica un ottimo calcio.

Siamo di fronte ad una squadra non rinforzata nel mercato di gennaio ma rivoluzionata, qui è pieno di calciatori che prima di arrivare a Reggio non hanno mai giocato o giocato poco, rispetto a quel vecchio gruppo che attraverso tanti sacrifici ed enormi difficoltà, aveva costruito risultati ed una buona posizione. Sinceramente non ho capito questa scelta, bastava, secondo il mio punto di vista, fare solo dei piccoli accorgimenti, fermo restando che tanti dei giocatori presi hanno grandi qualità tecniche.

Io spero davvero che la Reggina riesca a guadagnare l’accesso ai play off, anche se continuo a sentire che, giustamente, ci vuole del tempo per assemblare questo gruppo, ma vorrei anche ricordare che siamo a due mesi dalla chiusura del campionato e c’è necessità di accelerare questo processo.

Massimo Taibi non deve mettere nessuna faccia. La Reggina ha giocato male per una serie di motivi, le critiche ci stanno e sono legittime, lui, il tecnico e la squadra devono solo pensare a lavorare e migliorare con il silenzio e l’applicazione. Fossi stati io avrei consigliato un intervento al massimo dirigente per stimolare i calciatori e tranquillizzare l’ambiente, sinceramente non ho capito per quale motivo lo abbia dovuto fare Massimo. Lui ha lavorato bene, ha costruito due squadre, la prima in mezzo a tante difficoltà, per quale motivo ci deve mettere la faccia, per cosa?

Sento parlare di spogliatoio spaccato, anche se il tecnico Drago lo ha smentito. Ecco, in questo caso si che è fondamentale il ruolo di Taibi. Lui ha fatto anche il calciatore ad un certo livello e sa bene come funzionano queste cose. Un faccia a faccia con i suoi calciatori per capire bene chi se la sente di scendere in campo per il raggiungimento di quell’obiettivo che la società e la tifoseria intera intendono raggiungere, senza dichiarazioni fatte attraverso le conferenze stampa, non servono.

A Drago il compito di trovare le giuste soluzioni, rispetto alle difficoltà che si stanno incontrando. E’ stato preso per questo e se mi chiedete se ho condiviso l’esonero di Cevoli, vi dico no, ma se proprio doveva essere fatto, sono stati sbagliati i tempi. La scelta l’avrei fatta a fine dicembre quando il campionato si è fermato per la lunga sosta. Oggi ci si ritrova con tanti giocatori nuovi, un allenatore cambiato ed elemento che non va sottovalutato, anche una società nuova”.