Reggina: il Dg Praticò sulla contestazione, la cessione del club e gli stipendi
"Stiamo lavorando per raddrizzare la situazione. Non ci sono cascittte..."
11 Novembre 2025 - 13:05 | Redazione

Torna a parlare la società, presenti alla conferenza stampa il Dg Praticò e il Dt Bonanno. Inizia il DG: “La prima cosa che voglio esprimere è il rammarico per la situazione in cui ci stiamo trovando, il momento più difficile di questa gestione. I presupposti lasciavano presagire ben altro e invece ci ritroviamo a dover inseguire un obiettivo che non intendiamo mollare. Il campionato è equilibrato e chiunque può vincere o perdere contro chiunque. Stiamo lavorando per raddrizzare la situazione.
La rosa riteniamo sia in grado di lottare ancora per vincere il campionato, degli errori sono stati commessi, lo dice la classifica. Le responsabilità sono da addebitare a tutti, ma dobbiamo guardare al futuro. Gli stipendi sono stati pagati regolarmente e nei prossimi giorni si pagherà ottobre, tutto normale. La contestazione? La Reggina è un club che fa calcio, il risultato finale deve essere quello sul campo e quando questo non arriva i tifosi contestano. Dispiace, ma può stimolare. Se falliamo, rimettiamo in mandato nelle mani della proprietà perchè nessuno vuole stare in questa categoria.
La posizione della società? Un invito ad andare via non può far cambiare idea ad una società che investe e che programma. Ci sono testimonianze dei calciatori, del tecnico, degli addetti ai lavori che dal punto di vista gestionale funziona tutto. Perchè si dovrebbe andare via? Nessuno ha manifestato interesse all’acquisizione della società, qualcuno lo auspica, ma dall’altra parte c’è una società che rispetta tutti gli impegni economici, rispetto a personaggi che negli anni scorsi ci hanno fatto ripiombare in questa categoria. Il valore reale della Reggina? Non credo di essere la persona più indicata per stabilirlo. Posso dire che il patron Ballarino non ha mai tirato cifre, solo leggende metropolitane.
Oggi la Reggina è già dei reggini tra sponsor e personale che lavora all’interno della struttura, oltre la leadership con la Soseteg, azienda riconosciuta a livello nazionale. La delibera della Città Metropolitana sul centro sportivo S. Agata è il frutto del lavoro di tantissimi anni. Al bando può presentarsi chiunque ma la società ha un diritto di prelazione. Non ci sono “cascitte”.
