Reggina, Rubin: 'Prossime tre gare decisive. Se manteniamo i sei punti...'

"Sono venuto per vincere il campionato ed ho scelto di restare. Prezioso il contributo anche di chi gioca poco"

Poco spazio in questa stagione per lui, causa qualche infortunio ma anche scelte tecniche che spesso lo hanno messo dietro prima di Bresciani, poi Rolando e adesso Liotti. Matteo Rubin è stato ospite di “Buongiorno Reggina”: “Nel girone di ritorno una piccola flessione fisica, ma siamo tornati da diverse gare. Lo abbiamo dimostrato con il Bari, gara che se non fosse stato per l’arbitro l’avremmo vinta, bene anche con la Ternana. Le prossime tre gare saranno decisive (Paganese, Catanzaro, Monopoli), arrivare dopo Monopoli con questo vantaggio sarebbe una mazzata per chi sta dietro. Sapevamo delle difficoltà del girone di ritorno, non siamo dei robot, adesso ci stiamo rimettendo in carreggiata per riprendere quel cammino, ma siamo noi avanti e gli altri costretti ad inseguire.

Da quando abbiamo iniziato questo campionato non sono mai stati fatti dei calcoli. Ripeto, superiamo brillantemente queste tre partite che saranno decisive poi si vedrà. Attenzione a non andare troppo oltre, sarebbe un errore gravissimo pensare alla sfida con il Catanzaro e non a quella contro la Paganese, quest’ultima troppo importante. Partite come quella con il Catanzaro, essendo un derby, si preparano quasi da sole, ma sono i confronti come quello con i campani che ti fanno vincere i campionati. Non siamo in un momento di appannamento, quello è stato superato, per vincere bisogna saperlo fare e leggere bene tutte le gare.

Spero di dare il mio contributo sia in campo che fuori per arrivare all’obiettivo. Quando sono arrivato alla Reggina non si parlava di vittoria del campionato, neppure gli addetti ai lavori ci davano per favoriti. Poi vincendo tutte quelle partite abbiamo acquisito credibilità ed è cresciuto anche l’entusiasmo della gente. Per quello che mi riguarda io sono venuto alla Reggina per vincere il campionato. Grandissimi i tifosi, ci fanno sentire in casa anche quando giochiamo fuori.

Serve compattezza, chiunque giochi, è importantissimo anche chi non scende in campo. Ho scelto di restare a gennaio, è difficile trovare un gruppo come quello della Reggina“.