Reggio Calabria, 100 giovani aderiscono a Forza Italia

Studenti liceali, universitari, giovani laureati, artigiani, operai, imprenditori e tanti altri. Il bilancio di Francesco Cannizzaro

Riceviamo e pubblichiamo – La pianificazione di una ristrutturazione solida del presente deve imprescindibilmente transitare dalle scelte future che dovranno essere adottate. Oggi, questo inequivocabile concetto, trova la sua massima espressione nelle generazioni più giovani che si apprestano a vivere un domani ricco di molteplici e particolari insidie, di vario genere,  ma non per questo meno fruttuoso se debitamente programmato e vissuto. Una premessa indispensabile che accompagna la scelta di oltre 100 giovani della Città di Reggio Calabria, desiderosi di manifestare pubblicamente la loro adesione al progetto politico di Forza Italia.

Un interesse forte che ha suscitato la mia totale ammirazione nei confronti di questi ragazzi che, dai 18 ai 35 anni, hanno sentito impellente la necessità di assumersi la responsabilità di “voler” decidere quale domani poter costruire tutti insieme. Studenti liceali, universitari, giovani laureati, artigiani, operai, imprenditori e tanti altri, sono la sintesi della vera energia umana indispensabile a cambiare le cose, abbandonando antichi stereotipi e proponendosi senza indugio sulla scena odierna della politica locale, regionale e nazionale.

Condividere con loro questa decisione, è per me un momento di grande intensità umana e sociale ed una responsabilità importante che mi onoro di assumere e che incrociando le loro legittime speranze, dimostra quanto sia corretta la strada intrapresa dal rinnovato coordinamento provinciale di Forza Italia assieme ai colleghi parlamentari Marco Siclari e Maria Tripodi, sotto la guida della coordinatrice regionale Jole Santelli. A questi ragazzi rivolgo un affettuoso senso di gratitudine per la stima e la fiducia che nel partito azzurro ripongono.

Concretezza, speranza e soprattutto passione, queste le determinanti condizioni che le nuove generazioni sono desiderose di esprimere, affinché non possano un giorno recriminare per aver delegato le proprie vite ad altri.