Reggio, fiume marrone invade le acque del lungomare. Brunetti: "Nessun sversamento"

Il vicesindaco con delega all'ambiente rassicura: "In caso di piogge abbondanti capitano questi eventi ma non ci sono acque reflue"

Ancora una volta il tratto di mare antistante il lido Comunale di Reggio Calabria si colora di marrone. Come puntualmente avviene, ormai da anni, a seguito di forti piogge, come quella di domenica, in corrispondenza dell’area del Waterfront, una vastissima parte di mare dello Stretto ha perso le sue splendide tonalità di blu, a causa dello sversamento di fanghiglia e non solo.

Le immagini che vi abbiamo mostrato ieri testimoniano la grande quantità di detriti e fango che hanno circondato questa volta non solo il lido Comunale ma gran parte del lungomare Falcomatà. Il punto esatto in cui ciclicamente si verifica lo sversamento è la foce del torrente Caserta, a nord del Lido Comunale. Da lì ha origine lo sversamento che genera una lunga lingua di mare marrone maleodorante e ammalorata.

Tanti i lettori che hanno anche denunciato il cattivo odore che si avvertiva già dal lungomare. Segno evidente di come, con ogni probabilità, oltre ai detriti di fango, ci possa essere uno sversamento di acque reflue urbane non depurate.

Ai microfoni di CityNow, il vicesindaco con delega all’ambiente Paolo Brunetti rassicura: “In caso di piogge abbondanti capitano questi eventi ma non ci sono acque reflue”.

“E’ normale -ha spiegato Brunetti- che quando piove per una giornata intera si raccoglie acqua dalle colline e montagne, trascinandosi fango e detriti che causano l’intorbidimento delle acque. Nel tratto del Lungomare sversa da un lato il torrente Calopinace e dall’altro il Caserta, in caso di piogge torrenziali l’acqua in quel punto diventa marrone ma non ci sono mai sversamenti. Non c’è altro che non sia fango e detriti, nessun sversamento di acque reflue non depurate”, le parole del vicesindaco.