Caso brogli e Operazione Ducale, Castorina punge il Pd: “Con me atteggiamento diverso”
Il consigliere comunale sull'ultima inchiesta che ha scosso Palazzo San Giorgio: "Falcomatà fa bene ad andare avanti. Io garantista sempre, altri..."
27 Giugno 2024 - 19:11 | di Pasquale Romano

L’operazione Ducale ha scosso Palazzo San Giorgio e riacceso la miccia del duello tra maggioranza e opposizione. L’invito alle dimissioni del centrodestra, come era facile immaginare, non è stato raccolto dal sindaco Falcomatà. Con l’indignazione “a fase alterne” evocata sia dal centrodestra che dal centrosinistra è difficile districarsi nella questione politica.
Di sicuro, non sono settimane di tranquillità per l’amministrazione Falcomatà, alle prese anche (ancora una volta) con i soliti ritardi nella programmazione dell’estate reggina.
Palazzo San Giorgio, come accaduto nella vicenda dei brogli, trema nuovamente. Chi è stato coinvolto in quella vicenda, ma si è sempre professato innocente, è il consigliere comunale Nino Castorina. Nel corso della trasmissione ‘Reggio Politik’, in onda su Rtv, Castorina si è soffermato sull’Operazione Ducale, affermando come il garantismo debba essere una linea di pensiero valida sempre e per tutti.
“Le indagini portate avanti dalla magistratura ritengo non debbano essere oggetto di valutazioni pubbliche. La linea penso sia uguale per tutti e per ogni vicenda simile, ovvero essere garantisti e aspettare i tre gradi di giudizio.
Nel fatto di specie mi sembra singolare che Forza Italia chieda le dimissioni in questo caso al sindaco Falcomatà, semplicemente indagato ad oggi, e non le chieda per il senatore Mario Occhiuto, condannato in tre gradi di giudizio. Credo che serva una linearità di pensiero, il garantismo non è un punto di vista ma un principio che deve valere per tutti”, le parole di Castorina.
Castorina era capogruppo del Pd all’epoca del caso brogli, curiosamente a raccogliere la sua eredità nel ruolo è stato Giuseppe Sera, attuale capogruppo dem, indagato all’interno dell’operazione Ducale.
“All’epoca io ho valutato di sospendermi dal partito, quando sono rientrato in carica sono stato reintegrato nel Pd e anche nella direzione nazionale. Le richieste di dimissioni ? Sono valutazioni personali che ogni singolo soggetto deve fare. Personalmente, condivido la scelta del sindaco Falcomatà di proseguire con l’attività di mandato, questa amministrazione si è sempre distinta per la lotta all’illegalità.
C’è un’indagine in corso, ancora non si è chiusa, prima di fare valutazioni bisogna aspettare la chiusura indagini ed eventualmente il dibattimento processuale. Se emergeranno penali responsabilità, ognuno se le assumerà”, il pensiero dell’attuale consigliere comunale di Democratici e Progressisti.
Il Pd, nelle scorse settimane, aveva diffuso un breve comunicato nel quale si evidenziava la piena fiducia nella magistratura, con la certezza che il sindaco Falcomatà e il capogruppo Sera sarebbero riusciti a dimostrare la loro estraneità ai fatti.
Castorina, da ex esponente del Pd, ammette di non aver ricevuto in passato lo stesso sostegno offerto oggi dai dem a Falcomatà e Sera.
“Non l’ho avvertito. La mia posizione è lontana da questa governance dal Pd. Non condivido questa linea politica che il Pd sta adottando e che ha adottato e ovviamente non l’ho votato alle recenti elezioni europee”.
