Reggio, l'adesione di sindacati e lavoratori allo sciopero generale

Disagi e disservizi previsti per Atam, Ferrovie, servizi postali. Partecipazione anche dei pensionati e dei lavoratori degli appalti pubblici

Prevista per domani 17 novembre la giornata di sciopero nazionale di sindacati e lavoratori contro l’attuale geverno Meloni. Di seguito le varie comunicazioni delle segreterie sindacali con l’adesione alle manifestazioni previste a Reggio Calabria.

Dall’ufficio comunicazione Atam arriva la comunicazione sugli eventuali disagi previsti per lo sciopero di domani:

“Non sono garantiti i servizi programmati in data venerdì 17 novembre 2023, dalle ore 9:00 alle ore 13:00. Lo sciopero previsto per la giornata del 17 novembre, originariamente programmato per la durata di 24 ore è stato rimodulato con una durata di quattro ore Lo sciopero è stato indetto dalle organizzazioni sindacali Filt Cgil e Uiltrasporti ed è programmato dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

Potrebbe non essere garantito il regolare svolgimento dei servizi di trasporto.
– GARANTITE le corse sull’intera rete da inizio servizio diurno alle ore 8.59 e dalle ore 13.00
– NON GARANTITO il servizio sull’intera rete dalle ore 9.00 alle ore 13.00”

Questa la nota inviata da Valerio Romano, Segr. Gen. Filcams Cgil Area Metrop. di Reggio Calabria sull’adesione allo sciopero dei lavoratori degli appalti pubblici:

“Saranno in sciopero Venerdì 17 Novembre i lavoratori che svolgono le proprie attività lavorative negli appalti pubblici esistenti nella città metropolitana. Centinaia di persone, Donne e Uomini, invisibili, che mandano avanti quotidianamente l’igiene, la pulizia, il decoro, la vigilanza e le mense di Comuni, Ospedali, scuole, enti pubblici in genere, pagati troppo poco per mantenere alta l’immagine dei nostri enti territoriali.

Precarietà questo il problema delle lavoratrici e dei lavoratori, spesso assunti per poche ore e pagati troppo poco per quello che viene richiesto. Essenziali durante il Covid e spariti dalle agende dei Governi subito dopo. Non un euro, né una traccia in una manovra finanziaria che non continua a guardare alle esigenze delle famiglie e dei lavoratori, con una crescita dei prezzi costante dell’energia, dei beni di consumo e dei beni di prima necessità e con la difficoltà crescente del mancato rinnovo dei contratti collettivi ed una inflazione galoppante che annienta di fatto il potere d’acquisto di chi già fatica ad arrivare a fine mese.

Per questi motivi come Filcams Cgil saremo in Piazza Italia davanti la Prefettura di Reggio Calabria, Venerdì 17 Novembre, insieme alle altre categorie del Pubblico, dei trasporti, della scuola e degli agricoli, unitamente alle categorie della Uil per scioperare contro una legge di bilancio ingiusta, iniqua, che non aiuta chi sta peggio, ma aiuta sempre e solamente i ricchi ed i potenti e per costruire un paese diverso ed un futuro per i giovani”.

Questa la nota a firma del Coordinamento provinciale SLC CGIL Area Servizi Postali di Reggio Calabria:

“La Slc Cgil il 17/11/2023 partecipa allo sciopero nazionale. Molteplici le motivazioni: contrastiamo la scelta miope di privatizzare Poste Italiane, non
approviamo i tagli alle pensioni, e al contempo non ravvisiamo un futuro stabile ma solo un aumento della precarietà. A queste si aggiunge la situazione preoccupante nella nostra regione, difatti, Poste Italiane continua ad abbandonare la Calabria, in particolare la provincia di Reggio Calabria. Nonostante gli utili dichiarati dall’amministratore delegato, la carenza di personale è evidente in tutti i settori e la gestione del personale è veramente allo sbando”.

Le ragioni dei pensionati saranno rappresentate dallo Spi-Cgil Calabria, la categoria dei pensionati e delle pensionate che ha comunicato la propria adesione allo sciopero con la seguente nota:

“L’operato del governo, ad oltre un anno dal suo insediamento, continua ad essere evasivo sule questioni che riguardano i più fragili e i pensionati, adottando al contempo politiche e provvedimenti che ne ledono la dignità e disegnano per loro, ma anche per tutti i cittadini e i lavoratori, un futuro sempre più coperto da ombre.

Nulla è stato fatto per adeguare il potere d’acquisto delle pensioni alla crisi economica e alle spinte inflazionistiche e per realizzare concretamente quanto previsto dalle norme sull’invecchiamento attivo. La Legge di Bilancio non contempla alcun finanziamento per la norma sull’autosufficienza che riguarda quasi quattro milioni di anziani nel nostro Paese. A chiedere la riforma è il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ma il governo ci ha solo illuso di volerla portare a termine senza poi inserire nemmeno un centesimo nella finanziaria.

Avevano promesso di “cancellare la legge Fornero” e invece l’hanno addirittura peggiorata restringendo le già limitate misure di flessibilità in uscita, tagliando i futuri assegni dei lavoratori del pubblico impiego e la rivalutazione delle pensioni in essere”.

Infine la segnalazioni di eventuali disservizi e ripercussioni su frecce, intercity e regionali da parte di Gruppo Fs:

“Possibili ripercussioni, seppur lievi, su Frecce, Intercity e Regionali di Trenitalia, in occasione dello sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane, proclamato dalle Segreterie Nazionali delle Organizzazioni sindacali Filt-Cgil e Uiltrasporti in adesione ad uno sciopero delle rispettive Confederazioni, in programma dalle ore 9 alle ore 13 di venerdì 17 novembre 2023. Dallo sciopero è escluso il personale di Trenitalia del Piemonte.

Gli effetti sulla circolazione, in termini di cancellazioni, limitazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero”.