Demolizione silos, l'iter si complica. Mega: 'Se costretti chiederemo l'intervento della Procura'

Mega spiega ai nostri microfoni le motivazioni del ritardo nello smontaggio dei silos. Sarebbe stato il primo passo per la rinascita del Porto

“I silos rappresentano un ostacolo ormai inutile non solo dal punto di vista paesaggistico ma anche dal punto di vista pratico. Con l’abbattimento si potrà pensare ad un nuovo ruolo dell’area in ottica di un servizio crocieristico. Potrà nascere così un vero e proprio terminal  crociere”.

Così l’assessore Battaglia ai nostri microfoni commentava il 19 gennaio 2022 l’inizio dei lavori per la demolizione dei silos al porto di Reggio Calabria.

Trascorsi ormai oltre 9 mesi dal giorno di inizio lavori di smantellamento e demolizione dei silos, da anni ormai in disuso, abbiamo chiesto al presidente dell’Autorità Portuale dello Stretto Mario Mega, le motivazioni del ritardo. I silos rimangono ancora in bella vista e poco, pochissimo è stato fatto finora.

“Il concessionario è stato messo più volte in mora. Stiamo verificando quali strade perseguire per fare sgomberare l’area dato che il tempo concesso per lo smontaggio è ampiamente scaduto”.

Silos Porto 1

Non usa mezzi termini il presidente Mega per commentare il ritardo ed il mancato obiettivo raggiunto dello smontaggio dei silos, passaggio propedeutico per la rinascita e la riqualificazione dell’area portuale.

“La ditta non l’abbiamo scelta noi ma è stato il concessionario a selezionarla per cui, come Autorità portuale, l’unica azione sarebbe quella di far seguire alle diffide una denuncia penale per occupazione abusiva con tutta una serie di conseguenze che porterebbero a dilatare ancora di più i tempi”.

I silos dunque dovevano essere già smontati e non ci sono ragioni per cui il lavoro è andato così a rilento.

“Vogliamo evitare di intraprendere una via giudiziaria per non correre il rischio di avere un ulteriore rallentamento. Il nostro obiettivo invece è quello di accelerare i tempi. Valuteremo nelle prossime ore insieme al nostro ufficio legale quale può essere la strategia migliore”.