Reggio, il prof. Veronese tuona: ‘Truffa colossale del Comune: furto d’acqua per oltre 30 mln’

Per il prof. Veronese il Comune avrebbe causato un danno ai cittadini per oltre 30 milioni di euro: "Un'omissione che configura un falso in bilancio"

veronese denuncia

Una ‘truffa colossale’. Il prof. Simone Antonio Veronese, dirigente sindacale della UIL Scuola Calabria, ha formalmente effettuato un accesso agli atti presso la SORICAL, con richiesta di presa visione e rilascio copia dell’elenco degli immobili di proprietà dell’Ente Comunale di Reggio Calabria, sprovvisti di regolare contatore idrico.

Tra questi: sedi istituzionali, scuole di ogni ordine e grado, uffici pubblici, palestre, stadi e cimiteri comunali.

Un danno economico occultato per decenni

“Quanto emerso è di inaudita gravità – si legge nella nota inviataci dal prof. Veronese – Da decenni si assiste ad un continuo furto di acqua pubblica, con mancata registrazione dei relativi costi nel bilancio comunale, comportando un danno economico quantificabile in oltre 30 milioni di euro l’anno, mai contabilizzati tra le uscite. Un’omissione che configura un falso in bilancio, dal momento che i metri cubi di acqua consumati dagli immobili comunali sono stati artificiosamente inseriti tra le perdite della rete idrica, e quindi spalmati sulle bollette dei cittadini, generando la tariffa idrica più alta d’Italia con aumenti fino al 300%”.

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Esposto presentato alla magistratura e alla Guardia di Finanza

Il prof. Veronese ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza, alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per fatti penalmente rilevanti, ipotizzando la sussistenza dei reati previsti e puniti dagli articoli 625 (furto), 640 (truffa ai danni dei cittadini e della SORICAL), e 2621 c.p. (falso in bilancio).

La conferma ufficiale di SORICAL

Intanto nella giornata di oggi è pervenuta la risposta ufficiale da SORICAL, che conferma, ad avviso del prof. Veronese, in maniera inequivocabile, l’assenza di qualsiasi contratto idrico tra il Comune di Reggio Calabria e SORICAL relativamente a molteplici immobili pubblici, tra cui:

  • Tutte le scuole pubbliche (infanzia, primarie, secondarie);
  • Tutti gli uffici comunali, inclusi quelli di rappresentanza;
  • Tutti i cimiteri cittadini;
  • Tutti gli impianti sportivi comunali;
  • Il Palazzo San Giorgio, sede del Comune, ove è stato installato un contatore mai contrattualizzato;
  • Incredibilmente, anche il Comando della Polizia Municipale è privo di contatore e contratto.

Una contabilità falsificata ai danni dei cittadini

“Si tratta di una gestione opaca e irresponsabile della cosa pubblica, in cui il Sindaco in carica, attraverso un artificio contabile, non inserendo a bilancio costi reali per milioni di euro, ha falsificato la contabilità dell’ente, ottenendo irregolarmente l’uscita dal piano di rientro finanziario – conclude il prof. Veronese – Di fatto, l’acqua consumata dagli immobili comunali è stata pagata dai cittadini, che si sono visti triplicare le tariffe nell’arco di dieci anni, subendo un danno economico ingente e strutturale. Tutto ciò mentre intere aree della città continuano a soffrire per l’intermittenza o l’assenza totale del servizio idrico, specie nei mesi estivi, arrecando gravi disagi a famiglie, imprese e attività commerciali”.