Reggio, donata alla città un’opera dell’artista Luca Monaco – FOTO
Sarà esposta nella Pinacoteca Civica, affianco ad un altro capolavoro di un artista reggino d’adozione Ugo D’Ambrosi
31 Dicembre 2025 - 14:37 | Comunicato Stampa

“Una città diventa comunità quando riesce a maturare quel senso di appartenenza e di identità in grado di valorizzare la memoria e il percorso di vita delle eccellenze che hanno contribuito a rendere grande la nostra città”. Sono queste le parole del Sindaco Giuseppe Falcomatà, intervenuto alla cerimonia di donazione di un quadro dell’artista reggino Luca Monaco (1933 – 1991), promossa dall’associazione Nike, presieduta dall’avvocato e già assessore comunale Irene Calabrò.
Il gesto simbolico della donazione

Il sindaco ha voluto esprimere un sentito ringraziamento alla famiglia Monaco e agli ospiti illustri, sottolineando che con questo gesto non solo simbolico, hanno rafforzato l’offerta culturale della pinacoteca di Reggio Calabria. Falcomatà ha inoltre evidenziato come tale donazione contribuisca a consolidare il percorso intrapreso dalla rete museale della città, che negli ultimi anni ha ribaltato il paradigma delle politiche culturali, cercando un approccio più inclusivo e condiviso.
“Le tante realtà che operavano in città lo facevano con una propria idea di cultura, spesso con proposte divisive. Oggi, invece, lavoriamo in sinergia per costruire una dimensione di crescita delle politiche culturali.”
La grandezza artistica di Luca Monaco
Il sindaco ha poi sottolineato l’importanza della donazione come una testimonianza della grandezza artistica di Luca Monaco, figlio illustre di Reggio Calabria, il cui respiro mediterraneo è entrato a pieno titolo nella storia culturale della città.

Un filo rosso che unisce le generazioni
Concludendo il suo intervento, Falcomatà ha rimarcato un legame tra le generazioni, riferendosi al fatto che l’idea della donazione era già nata durante l’amministrazione di suo padre, e che oggi è riuscita a compiersi sotto la sua guida.
“C’è sempre un filo rosso che ci unisce, perché quest’idea so che era nata durante l’amministrazione di mio padre. Sono felice ed onorato che sia arrivata a compimento, con me, adesso.”
