Caos rifiuti, Errante (sindacalista Avr): "Tutta la verità sull'emergenza rifiuti a Reggio"

"Pesano le false promesse dell'amministrazione Falcomatà. Soluzione dal 1 novembre? Solo una possibile...", le parole di Antello Errante

Emergenza rifiuti a Reggio Calabria, si naviga a vista. La conferenza stampa del sindaco Falcomatà non ha dipanato i dubbi, il primo cittadino ha giocato a nascondino affermando come non fosse possibile ‘non dire di più’ rispetto alle soluzioni da adottare dal 1 novembre, quando la città di Reggio Calabria si troverà senza una società che si occupi della gestione dei rifiuti.

Le rassicurazioni di Falcomatà (“il servizio non si fermerà nemmeno per un giorno”) non possono essere considerate davvero tali, in assenza di risposte chiare e definitive. Comprensibile la preoccupazione dei cittadini, doppiamente se si considera che la problematica relativa al ciclo integrato dei rifiuti è un problema che Reggio si trascina da circa un decennio, ancor prima del primo e secondo tempo dell’attuale amministrazione.

Antonello Errante, dipendente Avr e sindacalista (coordinatore regionale per il Sindacato Unitario Lavoratori) ai microfoni di CityNow ripercorre le tappe principali che hanno portato alla situazione attuale.

“Personalmente e credo anche a nome dei miei colleghi non posso che dirmi perplesso per quanto sta accadendo. Se l’internalizzazione del servizio si fosse fatta per tempo, non ci troveremmo in questa situazione. L’emergenza non è iniziata oggi, ma si protrae da 7 anni e anche di più. La sentenza del Tar? Non entro nel merito, spetta agli organi competenti decidere e vedremo quale sarà la decisione presa a dicembre in merito”, le parole di Errante.

Sulle mancate misure attuate dall’amministrazione Falcomatà negli ultimi 7 anni, il sindacalista commenta senza mezzi termini.

“Mi chiedo come mai dal 2019, ovvero da quanto le competenze sono state trasferite dall’allora Governatore Oliverio alla Città Metropolitana, non si sia fatto nulla di concreto. Abbiamo assistito a tante promesse del sindaco Falcomatà durante la campagna elettorale dello scorso anno, sono sempre rimaste tali. Dall’avvio della gestione Avr, la differenziata a Reggio è passata dall’8% a quasi il 50%, significa che la direzione era quella giusta. Poi però chi doveva programmare per tempo ha mancato nei suoi doveri.

Che fine ha fatto, ad esempio, la discarica di Melicuccà? -chiede Errante-. A me non preoccupa la decisione del Tar, ma come viene e sarà gestito anche in futuro il servizio rifiuti da parte dell’amministrazione. Capisco perfettamente i cittadini, che pagano tasse altissime per avere una città piena di rifiuti. A loro dico che i più vessati in assoluto siamo noi lavoratori, che talvolta riceviamo critiche e attacchi immeritati”.

Il primo cittadino ha assicurato che il servizio, anche dal 1 novembre, proseguirà regolarmente senza però entrare nel dettaglio di quali soluzioni saranno adottate. Solo una possibile, secondo Errante.

“Come Avr proseguiremo l’attività in proroga. Si tratta di un servizio essenziale, non si può rimanere senza. Credo che presto potrebbe arrivare in questo senso un’ordinanza da parte del Prefetto, siamo già pronti a proseguire nella nostra attività lavorativa anche dal 1 novembre anche se ancora non abbiamo ricevuto comunicazioni ufficiali in merito”.

Dall’emergenza a quella che si spera (un giorno) possa diventare l’ordinaria gestione del servizio rifiuti. Quali le possibili misure da attuare? Domanda d’obbligo per chi si occupa sul territorio, in prima persona, della tematica in questione.

“Le soluzioni ci sono, basta attuarle. Innanzitutto bisognerebbe accelerare sull’impianto di Sambatello, poi intervenire sul termovalorizzatore di Gioia Tauro rendendolo operativo in tutte le linee, non si capisce perchè non funziona a pieno regime. Infine, lavorare sugli impianti di smaltimento. Si doveva fare tutto per tempo, nel corso degli anni, e bisogna capire che se non vengono attuate queste soluzioni il problema non si risolverà mai.  Il sistema della gestione dei rifiuti è come un puzzle, se manca un tassello salta tutto”.

Molto banalmente, per quali ragioni Reggio Calabria si ritrova invasa dai rifiuti? Errante chiarisce: “Principalmente per due ragioni. La prima è legata allo smaltimento dell’umido. La nostra città ne produce in media 50 tonnellate al giorno, ma possiamo smaltirne soltanto 30. La seconda è relativa ai nostri camion pieni. Se abbiamo tutti i nostri mezzi pieni di rifiuti, perchè non si ha dove smaltirli, di conseguenza non possiamo andare in giro a raccoglierne di nuovi. E’ come un cane che si morde la coda”.

Una volta completato (da capire se con la società Tecnoservice o con Ecologia Oggi) il passaggio del servizio di raccolta rifiuti, i dipendenti Avr verranno assorbiti dalla nuova società. “Siamo tranquilli, non ci saranno problemi da questo punto di vista. Nel nostro contratto è prevista la cosiddetta ‘clausola sociale’, art.6, che prevede il passaggio automatico alla nuova società”.

I dipendenti Avr, nel recente passato, hanno dovuto sopportare il mancato pagamento degli stipendi per diversi mesi, con comprensibili disagi per tutte le famiglie coinvolte.

“E’ stata durissima andare avanti, soprattutto per le famiglie monoreddito. E’ impensabile che un’azienda come Avr, dal fatturato importante, non paghi puntualmente i dipendenti e debba aspettare sempre il mandato di pagamento da parte del Comune. Fortunatamente, la pandemia ha permesso al Governo di avere fondi extra e quindi una liquidità maggiore per tutti. Altrimenti non so a che punto saremmo oggi, eravamo arrivati a cinque mesi senza stipendi…”, commenta amaro Errante.