Sacal, Falcomatà: "Pronti a presentare esposto e chiedere revoca della concessione"

Massimo Ripepi ha proposto di la creazione di una nuova società di gestione dello scalo reggino, Carmelo Versace ha presentato mozione

Il consiglio comunale si adatta a quella che è la notizia delle ultime 24 ore. Tutta la prima parte della seduta è dedicata a Sacal e alle dichiarazioni del Governatore Occhiuto che hanno fatto esplodere il caso.

La società di gestione degli scali calabresi infatti è a maggioranza privata, eventualità non prevista dallo statuto. Durante l’intervento preliminare, il sindaco Falcomatà dopo aver ribadito quanto già esposto in mattinata, ha aggiunto che Comune e Città Metropolitana sono pronti a presentare “un esposto alla magistratura e ad Antitrust, per capire se sono state violate procedure e norme sulla concorrenza, chiedendo anche la revoca dell’affidamento da parte di Enac a Sacal. Si è giocato per anni sulla pelle di tutti i cittadini calabresi”, le parole del primo cittadino.

Anche gli interventi dei consiglieri comunali Antonino Minicuci e Massimo Ripepi si sono incentrati sulla vicenda Sacal, con Ripepi che ha proposto di utilizzare i fondi previsti per l’aumento di capitale in Sacal per la creazione di una nuova società di gestione dello scalo reggino per uscire così dalla gestione unica, così come affermato lo scorso agosto anche dal sindaco Falcomatà.

La mozione di Versace

Il consigliere comunale Carmelo Versace ha presentato una mozione, con la quale si sottolinea come sarebbe “del tutto incomprensibile la scelta della governance di Sacal di lasciare la guida della società di gestione a società private, che inevitabilmente finirebbero per far prevalere meri calcoli economici all’interesse pubblico nonche alle attività in grado di generare sviluppo e crescita socioeconomica per il territorio.

A tale riguardo, si ritiene urgente e imprescindibile attivare una interlocuzione istituzionale con il Presidente Occhiuto al fine di rappresentare l’intenzione di collaborare con la Regìone Calabria con l’obiettivo di verificare il reale stato dell’arte all’interno della società di gestione, individuare eventuali condotte illecite poste in essere nell’interesse di privati nell’ambito della gestione di un servizio pubblico, così da ripristinare legalità ed efficienza di servizio.

Questo Consiglio -si legge nella mozione presentata da Versace- impegna il sindaco ad attivarsi nelle sedi opportune per la verifica della corrispondenza del piano industriale a quelli che erano stati i vincoli previsti da Enac all’atto della concessione e, in ipotesi diverse, qualora emergesse l’incongruità del piano industriale approvato, addivenire alla revoca della concessione e mettere in campo tutte le ulteriori e necessarie azioni al fine di garantire l’operatività dei tre scali calabresi”.