Inchiesta Helios, archiviazione per Muraca, Neri, Quartuccio e Albanese

Inchiesta Helios a Reggio Calabria, le dichiarazione di Giovanni Muraca, Rocco Albanese, Armando Neri e Filippo Quartuccio

L’ex vice sindaco Armando Neri, l’Assessore ai lavori pubblici Giovanni Muraca , il delegato alla cultura Filippo Quartuccio e il consigliere comunale Rocco Albanese, anche lui del Pd in una nota congiunta hanno commentato l’esito che li ha visti coinvolti nel procedimento Helios.

“Dimostrata la nostra estraneità ai fatti”

Palazzo San Giorgio

“Soddisfatti dell’archiviazione, felici che si sia finalmente chiarita la posizione di estraneità rispetto a quanto contestato”.

Si esprimono così in una nota congiunta Giovanni Muraca, Rocco Albanese, Armando Neri e Filippo Quartuccio, commentando l’esito dell’archiviazione della loro posizione richiesta dai Sostituiti Procuratori Stefano Musolino e Alessandro Moffa ed accolta dal Gip Valerio Trovato nell’ambito del procedimento “Helios”.

“Rimane l’amaro in bocca per l’eco mediatica”

“Abbiamo sempre lavorato per il bene della Città e dei cittadini, riponendo fiducia nella giustizia e nell’operato della magistratura. Rimane l’amaro in bocca per l’eco mediatica che ha assunto la vicenda, con i titoloni sulla stampa locale e nazionale, che hanno segnato una brutta pagina non solo per noi e per la nostra attività amministrativa, ma soprattutto per l’immagine della città”.

“Esperienza che ha turbato la nostra vita personale”

Giovanni Muraca, Rocco Albanese, Armando Neri e Filippo Quartuccio proseguono dichiarando:

“In tutto questo tempo siamo rimasti a disposizione delle autorità per dimostrare la nostra completa estraneità ai fatti contestati, rimettendoci all’operato degli organi inquirenti, certi che il loro scrupoloso lavoro avrebbe definitivamente fatto luce su una vicenda, comunque, difficile da sostenere e sopportare, anche in ragione di una spesso negativa esposizione mediatica, che ha turbato la nostra vita personale, familiare, ma anche pubblica, in ragione dei ruoli istituzionali e politici da ciascuno ricoperti”.

“In tanti in questi mesi sono incorsi in facili conclusioni, esprimendo pubblicamente quasi delle condanne anticipate – conclude la nota – noi siamo sempre rimasti tranquilli, continuando a lavorare in silenzio consapevoli della bontà del nostro agire amministrativo e politico. Oggi finalmente l’archiviazione scrive la parola fine rispetto a possibili illazioni sollevate sull’ipotesi di condotte illegittime o illegali, ristabilendo finalmente la verità e restituendo ad ognuno di noi la serenità necessaria a proseguire la nostra attività di servizio nei confronti della nostra comunità”.