Lido Comunale, eppur si muove (lentamente): ripresi i lavori per l'analisi della struttura

In corso i lavori di carotaggio, servirà circa un mese. Poi si attenderà l'esito dalla Soprintendenza

Lido Comunale di Reggio Calabria, finalmente si muove qualcosa. Sono in corso da qualche giorno i lavori di carotaggio, intervento fondamentale per capire l’analisi della struttura e conoscere la sua capacità di resistenza alla compressione.

Circa 180 i sondaggi sinora effettuati, su un totale di 400. Durante un recente incontro tra l’amministrazione comunale e la Soprintendenza, si è stabilito il cronoprogramma rispetto ai prossimi step. Una volta conclusa l’operazione di carotaggio (che da Palazzo San Giorgio sperano di poter chiudere entro un mese) i risultati dei sondaggi saranno valutati dalla Soprintendenza, a cui spetterà il compito di stabilire quali lavori di ristrutturazione serviranno.

Prima dell’inizio dei lavori di carotaggio, si è proceduto con una prima opera di ‘bonifica’ dell’area, in stato disastroso all’arrivo della società che si è occupata della pulizia. Molto c’è ancora da fare, e in attesa di capire quale sarà di preciso il destino del Lido Comunale, di sicuro per l’estate 2022 si presenterà agli occhi di reggini e turisti in condizioni pessime.

Circa un mese fa, nel corso del format di CityNow Live Break, l’architetto Michelangela Vescio (che si occupa dello stabilimento balneare per conto della Soprintendenza) aveva illustrato lo stato dell’arte.

“Noi ci abbiamo messo la faccia abbiamo richiesto alla Regione Calabria, all’interno del PON 2014/2020, 2 milioni di euro per l’opera. Adesso, a causa dei continui ritardi e slittamenti, che hanno portato a disattendere il cronoprogramma, c’è il serio rischio che il lido possa essere definanziato.

“Ci sarà sicuramente la necessità di interventi strutturali importanti. Bisognerà salvaguardare, però, le strutture esistenti – ha tenuto a precisare Vescio. Non sono previste demolizioni, se non delle parti degradate, che saranno ricostruite in continuità con le porzioni originali.

Si inizierà dal primo corpo, lavoreremo per lotti. Partiremo da quello più moderno, che, per intenderci, è quello più a sud. Da una prima indagine fatta dal Comune, quello risulta sganciato con dei giunti tecnici dal resto della costruzione.

La progettazione mirerà al riuso ed a ridare le caratteristiche peculiari dell’opera. Basti pensare alla “promenade” presente nella parte alta, un chiaro rimando ai waterfront di oggi. Si tenterà di collegare la zona sud con il lungomare attraverso un collegamento verticale e si procederà fino a raggiungere la parte più antica che risale al 1950″.

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