Reggio Calabria, l'ultima idea di Falcomatà: il 'ritorno' delle circoscrizioni

Tra le proposte che il sindaco metterà in campo durante la campagna elettorale, salvo sorprese, ci sarà anche quella di un 'ritorno' delle circoscrizioni. Di cosa si tratta

Reggio Calabria si avvicina a passi spediti alle prossime elezioni comunali. La campagna elettorale, finora rimasta abbastanza ‘sopita’ nelle due sponde di centrodestra e centrosinistra, partirà in modo deciso in questi mesi.

Tante le idee che l’amministrazione Falcomatà metterà in campo per cercare di ottenere un secondo mandato dagli elettori reggini, alcune di queste il primo cittadino le ha illustrate ai microfoni di CityNow.

Tra le proposte che il sindaco metterà in campo durante la campagna elettorale, salvo sorprese, ci sarà anche quella di un ‘ritorno’ delle circoscrizioni.

Le virgolette sono d’obbligo considerato che (con la Legge 26 marzo 2010, n. 42) l’allora Governo Berlusconi aveva completato l’opera iniziata qualche anno prima dal Governo Prodi, abolendo completamente le circoscrizioni nei comuni con popolazione inferiore ai 250.000 abitanti. Come nel caso di Reggio Calabria.

Tra le principali difficoltà che l’amministrazione Falcomatà ha vissuto in questi anni, secondo il parere degli stessi amministratori, c’è quella di una scarsa capacità di recepire in fretta e in modo esaustivo le necessità del territorio, in particolar modo delle periferie.

Reggio Calabria, anche per una conformazione particolare, è ricca di quartieri, zone periferiche che hanno bisogno di un ascolto costante. Le 15 circoscrizioni esistenti in passato a Reggio, ognuna con circa 20 elementi, rappresentavano un ‘esercito’ di persone che aveva la possibilità di vivere da vicino, e ogni giorno, le necessità dei diversi quartieri.

Da queste criticità e dalla volontà di trovare soluzioni ai problemi affrontati nasce l’idea, da parte del primo cittadino, di reintrodurre una formula simile alle abolite circoscrizioni. 

Creare dei diversi ‘Comitati di quartiere’,  che possano riportare a Palazzo San Giorgio le necessità di una specifica zona della città: questa, in sintesi, l’idea di Falcomatà.

Va da sè che va trovata la formula adatta, da un punto di vista tecnico e amministrativo, per trasportare le intenzioni dalla teoria alla pratica.