Reggio, palazzo degli uffici regionali: soluzione vicina per i 180 dipendenti

Già individuate alcune sedi in città, al momento non è previsto lo spostamento a Catanzaro. Il palazzo potrebbe essere demolito

Reggio Calabria, futuro ancora da delineare per la sede degli uffici regionali in Via Modena. Un recente sopralluogo infatti aveva evidenziato la presenza di gravi criticità della struttura, non derivanti dal sisma che ha interessato la città nelle scorse settimane.

Giovedi 30 marzo è stata avviata la prima fase di studio, rappresentata dall’indagine pacometrica, ancora in corso ed effettuata in assenza di personale che, pertanto, non può svolgere attività lavorativa in loco in quanto la sede è stata dichiarata inagibile. Tale indagine restituirà le informazioni necessarie a valutare l’eventuale rientro del personale durante la successiva fase di verifica strutturale.

Secondo quanto emerso ad oggi, le prime indagini potrebbero accertare l’impossibilità di consentire il rientro in sede del personale. Il Settore Patrimonio della Regione Calabria si è prontamente attivato, individuando a Reggio Calabria alcune sedi che potranno ospitare i circa 180 dipendenti sino al mese scorso operativi presso il palazzo di Modena. Sedi, doveroso sottolinearlo, di proprietà della stessa Regione e quindi senza spese aggiuntive.

Diverse le sedi già allertate tra il centro città e la zona nord, tra queste ci sarebbe anche Palazzo Campanella, sede del consiglio regionale che potrebbe ospitare in alcuni uffici la sede della Protezione Civile. Si attendono, in questo caso, le possibili interlocuzioni con il presidente del consiglio regionale, Filippo Mancuso, per verificare nel dettaglio la reale possibilità.

Priorità verrà data al personale che effettuava servizio di sportello all’utenza reggina, relative alle pratiche del genio civile, bollo auto, trasporto pubblico locale e agricoltura.

Difficilmente però, secondo quanto si apprende, si riuscirà a sistemare tutti e 180 i dipendenti degli uffici regionali di Modena. In quel caso, si punterebbe attraverso rotazioni e co-working a risolvere la problematica. Ad oggi, sembrerebbe da escludere un trasferimento a Catanzaro per la felicità dei dipendenti che sarebbero chiamati a spostamenti quotidiani scomodi.

Quale futuro per la struttura di Modena che sino a 15 giorni fa ospitava i 180 dipendenti? Due le ipotesi che prevalgono al momento. La prima, di tipo conservativo, prevederebbe una serie di interventi di rafforzamento dei pilastri, con la sede che tornerebbe nuovamente operativa dopo la conclusione dei lavori.

La seconda strada, ad oggi tutt’altro che da escludere, porta alla demolizione completa e ricostruzione del Palazzo.