Reggio, città dai due volti. Ruota Panoramica e Waterfront da un lato, dall'altro...

Reggio Calabria vive quotidianamente mille contraddizioni. Una città nata per essere visitata ha bisogno di opere come il Regium Waterfront. E di tante altre...

Un parcheggio così, Reggio Calabria, non l’aveva mai visto. L’impatto che si ha della nuova area del progetto ‘Regium Waterfront’ è senza dubbio positivo.

L’opera, dal valore infrastrutturale ed economico altissimo (l’importo complessivo dei lavori è esattamente di € 9.311.603,51), trasforma e modernizza un’area strategica per la nostra città rimasta per troppo tempo vittima dell’abbandono e del degrado.

Il ‘Regium Waterfront’ (si legge nel sito della ditta appaltatrice) intende rispettare i caratteri architettonici, urbani e simbolici e a mantenere la continuità stilistica e formale delle opere architettoniche e di tutti gli altri spazi urbani. E’ stato possibile individuare alcuni temi progettuali particolarmente significativi: la passeggiata panoramica, le piazze e la scalinata, la pineta storica Zerbi, la tramvia di superficie ed il nuovo terminal, il pontile panoramico, il parcheggio con pensiline fotovoltaiche’.

“È la prima parte del nuovo lungomare che unirà il porto ed il Lungomare Falcomatà – spiega nel suo ultimo post il primo cittadino – È quasi finito, nelle prossime settimane lo apriremo.”

In attesa dell’inaugurazione del primo tratto, che inorgoglisce e rende fieri tutti noi reggini, ad oggi, non possiamo esimerci dal commentare una Reggio dai due volti.

Se da un lato infatti troviamo finalmente un’area nuova capace di includere (e non escludere) il porto nella speranza che diventi presto uno scalo turistico con attività ricettive e ricreative, dall’altro dobbiamo fare i conti ancora con un lido comunale in stato di completo abbandono. Anche per quest’estate, saremo costretti a fare i conti con un lido più che mai stanco che subirà a breve l’ennesimo ‘rattoppo’ in vista della stagione estiva attraverso piccoli interventi di tinteggiatura in attesa di un più incisivo e definitivo intervento di riqualifica.

Tante le contraddizioni che Reggio Calabria vive quotidianamente. Da un lato spicca la ruota panoramica, che fa bella mostra di sé. Dall’altro però notiamo l’edificio ferito dello storico Roof Garden. Da un lato le nuove strade asfaltate del centro città, dall’altro l’ammasso dei rifiuti che le invade quotidianamente soprattutto nei quartieri periferici.

Reggio Calabria si ritrova sempre divisa in due. Una sorta di dottor Jekyll e mister Hyde, una preoccupante doppia identità da un lato motivo di vanto, con le sue bellezze naturali e paesaggistiche, dall’altra oggetto di sofferenza e preoccupazione.

Due facce della stessa medaglia, una baciata dal sole, l’altra nel bel mezzo di una tempesta.

L’obiettivo è quello di eliminare la paradossale ambivalenza. La nascita di nuovi spazi sostenibili che consentono una mobilità ‘intelligente’ sono sicuramente tra le mosse giuste da adottare. Così come la presenza della ruota panoramica, fortemente voluta dall’amministrazione comunale (a costo zero) è da includere tra gli elementi che impreziosiscono la nostra città.

Fa male tuttavia constatare però, che proprio a pochi metri dalle ‘facce belle’ di Reggio, vi siano molteplici prospettive completamente opposte pronte a spegnere l’entusiasmo ed alimentare la rassegnazione.

La parola ‘turismo’ deve, in questo, animare positivamente ogni idea pubblica e privata. E deve essere sempre presente in ogni tipo di progetto politico e in ogni singola azione dei cittadini creando così una visione unica e sola.

Quella di una Reggio da un unico volto.