Di seguito il comunicato stampa della Segreteria Provinciale Di Reggio Calabria del SIULP, il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia.
La segreteria provinciale del Siulp di Reggio Calabria esprime solidarietà e vicinanza ai colleghi feriti, in seguito all’episodio della notte di venerdì 27.03.2024 durante un inseguimento di una Fiat Panda.
A bordo dell’autovettura viaggiavano due persone che non si sarebbero fermate all’alt polizia sia perché l’autista era sprovvisto di patente, sia perché erano in possesso di strumenti di effrazione e di piccole quantità di sostanza stupefacente. L’autovettura si sarebbe poi schiantata contro un’altra auto della Polizia che avrebbe dovuto bloccare la carreggiata.
Nell’esprimere un plauso agli agenti operanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Reggio Calabria e del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Meridionale” di Siderno, tale episodio conferma da un lato che il dispositivo di controllo del territorio coordinato dal Questore Bruno Megale è efficiente anche in situazioni di estremo pericolo e dall’altro la grande professionalità degli operatori di Polizia che non curanti del pericolo sono riusciti ad assicurare alla giustizia i responsabili mettendo a rischio la propria incolumità.
La vicenda offre diversi spunti di riflessione e chiaramente non può passare inosservata l’erosione dell’autorevolezza delle forze di Polizia che lavorano su strada, non è infatti più tollerabile la spavalderia con cui i soggetti malavitosi agiscono indisturbati pretendendo di portare a termine i loro progetti criminali, senza alcun timore né degli operatori di polizia né delle eventuali sanzioni cui potrebbero andare incontro: vanno assicurate pene severe e la certezza di doverle scontare.
Questa Segreteria Provinciale sollecita inoltreil dipartimento ad incrementare uomini, mezzi e risorse da destinare alla sicurezza di questo territorio ad alta densità criminale. Si è ancora in attesa dell’apertura del Commissariato di Arghillà, un quartiere periferico che rappresenta un contesto ambientale e sociale tra i più complessi della città, sia per potenziare i servizi di prevenzione e repressione dei reati sia per creare un avamposto di legalità in una zona dove l’ascesa della comunità rom nelle gerarchie mafiose ha cambiato le dinamiche della struttura criminale reggina.