Reggio e Messina 'distanti', il sindaco Basile: 'Il nostro segreto? La programmazione'

Intervista al sindaco di Messina: città dove il turismo funziona, si fanno i concorsi e si respira un'aria diversa. Nonostante un bilancio in predissesto...perchè a Reggio non si può?

Non c’è soltanto lo Stretto a separare Reggio Calabria e Messina. Quando abbiamo raccontato sulle nostre pagine  dell’evidente (e oggettiva) differenza del clima che si respira nelle due città, la chiacchierata con il sindaco di Messina Federico Basile era appena andata in archivio.

Impossibile fare una narrazione completa, e maggiormente comprensibile, senza chiedere al diretto interessato dei segreti alla base della buona amministrazione messinese, di come vengono effettuate le scelte, perchè, e quali frutti portano successivamente.

La prima interruzione, durante il dialogo, è già indicativa.

Sindaco, Messina sembra vivere un’estate particolarmente vivace e ricca di eventi. Summer Festival, Tiziano Ferro, evento internazionale di beach volley, il programma calciomercato di Sky, e ancora tanto al..

‘Si ma non è quello il discorso. Non serve fare l’elenco di tutto quello che abbiamo e avremo nella nostra città in questi mesi. Non aiuta capire’.

Perchè no? Ci spieghi.

“Perchè il nostro è un ragionamento a 360 gradi, che parte da lontano ed è finalizzato a costruire un ampio ventaglio di opportunità per i messinesi e per i turisti. Non bisogna organizzare l’evento singolo, ma progettare un metodo da portare avanti e che favorisca il commercio, l’arrivo di turisti, che crei economia ed occupazione”.

Quali le tempistiche adatte per lanciare gli eventi? Anche in questo caso la differenza tra Reggio (dove gli eventi dell’Estate Reggina sono stati presentati…a luglio) e Messina mette tristezza.

“Noi abbiamo chiuso il cartellone degli eventi estivi a marzo e siamo al lavoro per chiudere gli eventi e tutte le manifestazioni che si terranno durante il periodo natalizio. Contiamo di riuscirci entro luglio”.

A questo punto della conversazione spunta, non per caso, la parola magica. Il termine che spesso racchiude e giustifica le fortune non soltanto di un’amministrazione, ma anche di un’azienda, di una società sportiva o di qualsiasi altra organizzazione. ‘Programmazione’.

‘Se possiamo dire che la programmazione è il nostro segreto? Si, assieme alle idee. Il confronto all’interno dell’amministrazione è fondamentale. Sono due aspetti che vanno di pari passo, bisogna lavorare con un anno di anticipo rispetto a quello che si vuole realizzare e lo si deve fare cogliendo tutte le opportunità di visibilità e di promozione dell’immagine possibili’.

Soltanto nelle ultime settimane, Messina ha ospitato l’evento di beach volley ‘ProTour’ (migliaia di presenze), organizzato una tappa del Tezenis Summer Festival (più di 25 mila presenze), riempito il San Filippo per il concerto di Tiziano Ferro (40 mila presenze), presentato la nuova Arena Peloro, struttura che ospiterà il villaggio Rds e una serie di concerti di rilievo nazionale, ospitato la trasmissione di calciomercato di Sky. Prosegue lei?

“Avremo grossi eventi con player internazionali dell’imprenditoria, penso a Google per esempio. Mi piace evidenziare quanto stiamo facendo con le navi da crociera, due a settimana per tutto l’anno, con una presenza stimata di 600 mila turisti in un anno. Abbiamo creato un ‘Welcome Point’ dove i crocieristi, arrivando a Messina, trovano uno staff che li accoglie, informa e li accompagna.

‘Shopping line’ invece è il nostro autobus che li porta in giro per la nostra città, in questo modo creiamo un indotto importante. L’evento di beach volley ci ha portati ad avere 30 mila pernotti in più, ci è piaciuto notare che in migliaia si sono fermati per qualche giorno anche dopo la conclusione della manifestazione”.

Ma è forse lei uno dei segreti principali?

“Non lo so, mi ritengo un sindaco fortunato. Io costituisco la continuità, è il mio primo anno da sindaco ma è come fosse il quarto anno, molte cose erano già in pancia con la sindacatura De Luca. Abbiamo una macchina amministrativa efficiente e con dirigenti capaci, è l’intero sistema che funziona”.

Sindaco Basile, lei prima di vestire i panni del sindaco, era consulente per il monitoraggio del piano di riequilibrio, poi è stato direttore generale. Conosce bene quindi i conti e il bilancio del Comune di Messina. Forse non tutti, da questa parte dello Stretto, sanno che siete in predissesto e con un piano di riequilibrio. Ma allora si può amministrare bene, programmare ed investire anche in questi casi?

“Assolutamente si. L’ex sindaco De Luca ha fatto un piano di riequilibrio sostenibile, che in questi anni stiamo portando avanti. Entro poche settimane sapremo se verrà dichiarato o meno il dissesto, noi siamo convintidi poter chiarire le criticità esposte nella relazione e di far capire il cambio di impostazione nella gestione contabile dell’ente”.

A Reggio Calabria, da oramai un decennio, l’amministrazione comunale assicura di enormi problemi nel portare avanti la gestione della città e di movimenti ingessati in quasi tutte le attività a causa del piano di riequilibrio e il predissesto…

“Non credo sia cosi. Noi nonostante questi paletti abbiamo portato la raccolta differenziata dal 12% al 57%, si può assolutamente amministrare in modo virtuoso anche con un piano di riequilibrio. Serve capacità di progettare, programmare, e utilizzare le risorse extra bilancio. Siamo orgogliosi ad esempio di quanto stiamo realizzando per rafforzare la pianta organica del Comune”.

Ovvero?

“I mille posti di lavoro che avevamo preannunciato sono realtà, grazie ai numerosi concorsi che il Comune sta espletando, ricordo solo l’ultimo bando da 341 posti. L’obiettivo era mille, in un anno abbiamo creato 927 posti di lavoro”.

Sindaco, parliamo di quello che (almeno in teoria) dovrebbe davvero unire Reggio e Messina, ovvero aeroporto e ponte sullo Stretto. Riguardo il ‘Tito Minniti’, da noi volano solo promesse e litigi tra centrodestra e centrosinistra. Lei crede davvero ad un aeroporto dello Stretto?

“Il nostro comune è pronto a collaborare, ma vogliamo fare i fatti e non le chiacchiere. Si deve creare un ragionamento di continuità territoriale, realizzare una vera area integrata dello stretto, abbassare i prezzi dei voli più utilizzati per Roma e Milano.

Noi stiamo realizzando una metropolitana del mare che possa collegare i 5-6 punti più importanti della nostra città lato mare, si potrebbe pensare ad aliscafi che arrivano direttamente da Messina all’aeroporto. Per i siciliani deve essere davvero conveniente volare da Reggio Calabria, a livello di costi e di tempo impiegato”.

Ponte sullo Stretto, se ne parla quotidianamente dall’inizio del Governo Meloni, quali i prossimi step?

“Per quanto mi riguarda, nessuna novità all’orizzonte, e questo è sconfortante. Credo che nei prossimi giorni incontrerò l’A.d. della società Stretto di Messina, Pietro  Ciucci, e cercherò di capire a che punto è la situazione”.

Finita la chiacchierata, aumenta l’amarezza per quello che Reggio potrebbe essere e non è, rimane l’interrogativo del perchè la sponda calabrese dello Stretto debba vivere una fase di ‘sospensione’ oramai eterna, mentre dall’alto si riesce a programmare e investire.

L’unica consolazione? Il Lungomare di Reggio Calabria è unico, oggettivamente impareggiabile, un qualcosa che Messina non potrà mai nemmeno avvicinare. Ma questo al sindaco Basile non lo abbiamo detto…