Reggio, "Una toponomastica al femminile". Chiesta intitolazione strada a Teresa Gullace

Nel 1944 Teresa Talotta Gullace tentava di raggiungere il proprio coniuge Girolamo, ma la sua corsa venne interrotta da un proiettile che la uccise sul colpo

Ristobottega

In riferimento a quanto pubblicato nei giorni scorsi su alcune testate giornalistiche locali a riguardo “una toponomastica al femminile” il Circolo Culturale “L’Agorà” ha inoltrato una richiesta ufficiale, tramite PEC, per opportuna conoscenza al Sig. Presidente della Repubblica Italiana ed a S.E. il Sig. Prefetto di Reggio Calabria, indirizzata al Sindaco di questa Città. Tale istanza riguarda l’intitolazione di un luogo pubblico a Teresa Talotta in Gullace, nata a Cittanova (provincia di Reggio Calabria) e morta a Roma, durante l’occupazione nazista della Penisola italiana.

Teresa Talotta Gullace tentava di raggiungere il proprio coniuge Girolamo, ma la sua corsa venne interrotta da un proiettile che la uccise sul colpo: siamo nel 1944, un anno prima che finissero le ostilità e tale periodo riguarda la Resistenza (25 aprile). Memorabile la scena del film “Roma città aperta” del regista Roberto Rossellini, dove Teresa Talotta in Gullace è interpretata dall’attrice Anna Magnani.

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Il nome di Teresa Talotta Gullace non compare,purtroppo, su un altro set, quello della Commissione Toponomastica del Comune di Reggio Calabria. Teresa Talotta in Gullace, tra l’altro insignita della Medaglia d’oro al merito civile, non è presente nella lista con la quale il lungimirante ed attivo Presidente Cantarella informa i comuni mortali di una lista nella quale la Giunta ha “inteso intitolare vie, strade, piazze, scalinate” a donne.

Il nome di Teresa Talotta in Gullace, all’epoca dei fatti era casalinga, aveva 36 anni, madre di cinque figli ed era incinta del sesto, il suo nome risulta ancora assente nei luoghi pubblici della Città di Reggio Calabria, ma non sicuramente nelle linee programmatiche e negli intenti statutari, di chi, come la scrivente Associazione, opera, da sempre, in funzione della ricerca, della memoria storica (recupero e salvaguardia) e della Cultura, a volte questa sconosciuta.

Ritornando alla celere risposta del prof. Cantarella, presidente della Commissione Toponomastica, dove afferma che “La Commissione Toponomastica ha le porte sempre aperte: qualunque associazione può prendere contatto con noi, sia per formulare proposte, sia per ricevere direttamente informazioni corrette e puntuali” risulta doveroso precisare che: 1) Il Circolo Culturale “L’Agorà” ha formulato diverse richieste ufficiali al Comune di Reggio Calabria, ma al momento non ha ricevuto nessuna risposta a tal riguardo; 2) Il Circolo Culturale “L’Agorà”, avendo inoltrato apposita richiesta relativa ad una proposta di intitolazione di luogo pubblico al Prof. Vittorio BARONE ADESI, acquisita al prot. del Comune di Reggio Calabria al numero 63360 del 16 aprile 2018, apprendeva, solo a mezzo stampa, dell’intitolazione in zona Ravagnese.


NESSUNA COMUNICAZIONE né ufficiosa nè ufficiale, e mai a noi pervenuta, nonostante i riferimenti di contatto (cellulare,email) riportati sulla richiesta in argomento; 3) Il Circolo Culturale “L’Agorà”, avendo inoltrato una nuova richiesta relativa ad una proposta di intitolazione luogo pubblico con dicitura “Martiri ungheresi del 1956” , acquisita al prot. del Comune di Reggio Calabria al numero 169350 del 28 ottobre 2016, apprendeva casualmente che la dicitura di tale proposta veniva radicalmente cambiata in “Martiri della Rivolta ungherese del 1956” (come riportato nel corpo della deliberazione della Giunta Comunale della Città di Reggio Calabria, n. 215 del 24 settembre 2018).

Tale informazione è stata ricavata controllando casualmente l’Albo Albo Pretorio on line del Comune di Reggio Calabria: anche in questo caso NESSUNA COMUNICAZIONE né ufficiosa nè ufficiale, nonostante i riferimenti di contatto, anche in questo caso comunicati (cellulare,email) e riportati sulla stessa richiesta. La Commissione ha ritenuto inspiegabilmente e, in ogni caso, colpevolmente, di modificare il significato della storia NON tenendo conto delle differenze sostanziali esistenti fra la dicitura da noi proposta (“Martiri ungheresi del 1956”), e quanto poi assegnato dalla Commissione (“Martiri della Rivolta ungherese del 1956”).

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Diverse sono le richieste ufficiali inoltrate da questa Associazione indirizzate al Comune di Reggio Calabria ed aventi lo scopo di “ricordare con simboli veri e intitolati a persone che siano stati un esempio per tutti e per le generazioni future”.

Altra nostra proposta,caduta nel dimenticatoio, acquisita al prot. del Comune di Reggio Calabria al numero 125802 del 6 agosto 2018, riguardante l’intitolazione di un luogo pubblico al Sig. LASCALA FRANCESCO ANTONIO, reggino, ferroviere, vittima della strage di Bologna del 2 agosto 1980.

Il Sig. Francesco Antonio La Scala è una delle 85 vittime dell’attentato terroristico di quasi tre lustri fà e la Città di Reggio Calabria è, al momento l’unico Comune a non aver provveduto all’intitolazione di un luogo pubblico ad un suo concittadino venuto a mancare in quelle tragiche circostanze.

Di acqua sotto i ponti delle nostre fiumare ne è scorsa e con essa anche i natanti sui quali si sono allestite operette nelle quali recitano pseudo personaggi pirandelliani in cerca d’autore. Sarebbe, quindi, il caso Sig. Presidente, che l’opera della Sua Commissione riesca ad affrontare un complessivo servizio certo e rivolto esclusivamente a quella “Reggio bella e gentile”. Illustre Presidente , concludiamo questa breve nota, non prima di averLe precisato che rimaniamo a disposizione della Commissione da Lei presieduta per migliorare se, ritenuto opportuno, il lavoro svolto dalla stessa. Ringraziamo anticipatamente per quanto andrà a fare e porgiamo i migliori saluti.