Reggio, ZTL e aree pedonali. Zimbalatti a CityNow: "Per molti reggini i segnali sono un optional"

L'analisi dell'assessore Zimbalatti a pochi giorni dall'avvio del nuovo progetto di mobilità sostenibile

Aree pedonali e zone a traffico limitato.

Da venerdì 5 luglio è partito il progetto in via sperimentale legato alla mobilità sostenibile.

Tante le lamentele e i disagi di questo primo weekend. Pochi invece gli apprezzamenti per aver liberato alcune aree del centro città e della periferia da macchine, moto e motorini.

Il provvedimento adottato dall’amministrazione comunale prevede, fino al 15 settembre 2019, l’istituzione di 10 ‘ZTL’ (zone a traffico limitato) ed alcune aree pedonali in Via dei PritaneiVia 2 settembre e nelle Traverse della via Nazionale di Pellaro.

La fascia oraria prevista è dalle 19.00 alle ore 2.00.

“Voglio darvi un dato, fondamentale per far comprendere ai cittadini la situazione attuale. L’organico della polizia municipale dovrebbe prevedere 560 agenti secondo i dettami del nuovo regolamento regionale – spiega l’assessore alla viabilità del Comune di Reggio Calabria Nino Zimbalatti – Attualmente ne abbiamo 180 di cui 92 abilitati soltanto al lavoro esterno. Viviamo una condizione di emergenza del personale ed iniziative importanti come le zone a traffico limitato o le aree pedonali hanno la necessità di essere vigilate, soprattutto nel periodo iniziale, da figure come gli agenti della Polizia Municipale. Abbiamo cercato di sopperire a questo ‘dramma’ attraverso l’aumento delle apparecchiature elettroniche e la presenza dei volontari e personale della protezione civile”.

I tre incendi di grossissime dimensioni ed il grave incidente stradale in città registrati nella serata di domenica non hanno certo permesso ai pochi agenti della polizia di dedicarsi completamente alle zone ZTL. L’assessore Nino Zimbalatti è consapevole delle difficoltà vissute dai reggini nel weekend e di come ancora il servizio degli spazi pubblici liberi dalle auto, vada ancora migliorato. Tra i problemi riscontrati però c’è anche la solita inciviltà e maleducazione di molti reggini.

“In una società civile le aree pedonali e ZTL non sono controllate dai vigili ma dalla segnaletica. A tutto questo si aggiunge l’inciviltà di molti reggini. Reggio non è una città normale. Segnali e barriere sono un optional. Abbiamo un modo di fare tutto nostro. E’ un discorso culturale, di abitudini e di civiltà che purtroppo da noi stenta a prendere piede”.

Primo weekend dunque non del tutto positivo per i reggini che hanno vissuto con grande difficoltà l’iniziativa ‘ZTL e aree pedonali’. L’obiettivo delle nuove aree pedonali è ovviamente quello di limitare il traffico e quindi eliminare il fattore inquinante e nello stesso tempo poter ampliare l’offerta di spazi per attività di ristorazione e accoglienza di attività culturali, musicali e di spettacolo.

“Compatibilmente con i problemi della viabilità cittadina di Reggio Calabria dobbiamo, alla luce dei primi giorni del nuovo progetto in via sperimentale, rimodulare eventualmente alcune zone ZTL e magari limitarne il numero”.

Reggio sta vivendo un periodo di trasformazione e cambiamento. Una fase sperimentale che tutti dovrebbero vivere con il giusto atteggiamento e rispetto delle regole. Ancora è presto per poter giudicare un progetto che, sulla carta appare più che virtuoso.