Regionali, i primi cento giorni di Occhiuto: "Sanità, ambiente e rifiuti. Su Reggio..."

Le parole del candidato Governatore a CityNow sui rifiuti, il debito sanitario e il futuro di Reggio: 'L'On. Cannizzaro non mi parla d'altro...'

Cento giorni spesso rappresentano il primo banco di prova per una carica elettiva. A volte però non bastano a mettere in pratica tutto ciò che si vorrebbe fare. Spesso rimangono una parte del libro dei sogni di un amministratore.

Per il candidato alla presidenza della Regione Calabria per il centrodestra, Roberto Occhiuto, intervenuto in diretta a Live Break, intanto bisogna intervenire su quelle emergenze che sono segnalate come emergenze nazionali a cominciare dalla sanità:

“Io ho avuto la fortuna di incontrare Draghi In diverse occasioni. In una ho posto il problema del commissariamento della sanità e mi pare che ci sia nel governo la volontà di approfondire questo tema. Chiederò al governo di rivedere l’istituto del commissariamento, che in questi dodici anni non ha prodotto nulla, oppure di nominare un Commissario capace.

Dico spesso ai calabresi non interessa se a governare la sanità c’è un commissario o il Presidente della Regione, ma interessa che ci sia qualcuno che abbia competenza e che dia loro la possibilità di essere curati con gli stessi tempi, gli stessi diritti, la stessa qualità che hanno i cittadini che si curano a Bergamo o Brescia e Milano, avendo contezza che la sanità non è solo la rete ospedaliera”.

 

Occhiuto rammenta che in Calabria, fino a qualche anno fa, c’erano 42 ospedale per 2 milioni di abitanti. Forse, è il ragionamento del deputato cosentino, era giusto chiuderne qualcuno ma forse sono stati chiusi quelli sbagliati. Insomma alla chiusura dei nosocomi sarebbe dovuta seguire un investimento sulla medicina del territorio. In altre parole, non esiste una sanità alternativa a quella della rete ospedaliera.

“Io chiederò al governo di mettere a disposizione della Regione Calabria la Ragioneria Generale dello Stato con le sue strutture per accettare il debito sanitario, se necessario, dando la possibilità alla Ragioneria generale dello Stato di avvalersi anche dei reparti della Guardia di Finanza per ricostruire i dati di bilancio, perché il primo problema è quello di accertare il debito. è una cosa assurda che non si sappia quale sia il debito della sanità.

Io qualche mese fa ho fatto approvare un emendamento che dà la possibilità di azzerare il debito sanitario diluendolo in 30 anni con un tasso d’interesse del 1,2%, quello dei BTP a 5 anni per intenderci, visto che oggi paghiamo il 10%, tra interessi legali e interessi di mora.

Potremmo resettare il debito sanitario far ripartire la sanità in maniera tale che possa funzionare bene però questo questa norma che è già legge non è operativa perché il commissario ancora non ha detto a quanto ammonta il debito. Ecco io voglio affidare questo compito al governo nazionale con le strutture di cui dispone”.

Ambiente e rifiuti

“Io trovo assurdo che una regione di 2 milioni di abitanti non sia autosufficiente dal punto di vista dei rifiuti”.

Anche il tema dell’ambiente e della gestione del ciclo dei rifiuti, rappresenta un tema centrale nell’agenda di chi avrà l’onere e l’onore di rappresentare la Calabria. Occhiuto lo sa, e non riesce a spiegarsi, come tanti altri perché, soprattutto, l’emergenza è ciclica in una regione che ha un impianto, quello di Gioia Tauro, che se funzionasse a pieno regime renderebbe la regione completamente autosufficiente.

“Va rivisto il funzionamento dell’impianto di Gioia Tauro e poi va spezzata la commissione tra quelli che fanno la raccolta dei rifiuti, quelli che hanno le discariche, quelli che gestiscono gli impianti di termovalorizzazione, perché altrimenti se i soggetti sono sempre gli stessi è evidente che cercheranno di massimizzare i profitti.

I soggetti che si occupano di queste diverse fasi della gestione dei rifiuti devono essere soggetti diversi perché altrimenti hanno interesse a creare l’emergenza, perché sull’emergenza guadagnano. Certo, è una cosa non semplice da fare, perché si tratta di scardinare interessi che sono consolidati, ma la sfida è proprio questa: o si scardina un sistema che ha prodotto i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto a Reggio Calabria, oppure si continua in questo modo, ma in questo modo davvero non si può continuare”.

Occhiuto e Reggio

Il candidato del centrodestra lega il suo rapporto con Reggio ai ricordi da vice presidente del Consiglio regionale, oltre che con l’amicizia col collega deputato Francesco Cannizzaro. E come i suoi predecessori parlano di sviluppo della città metropolitana come motore per lo sviluppo della Regione.

“Reggio Calabria credo che possa essere davvero un motore straordinario. Dovrebbe forse avere la capacità di sviluppare meglio la sua vocazione di Città Metropolitana. Purtroppo, Reggio Città Metropolitana lo è soltanto sulla carta, ma meriterebbe di esserlo davvero completamente.

Allora se riuscissimo come governo regionale a dare a Reggio la possibilità di avere deleghe proprie per gestire alcune funzioni, sarebbe una buona cosa. Poi bisogna ragionare in una logica anche di distretto territoriale. Io credo molto, per esempio, sul fatto che Gioia Tauro deve essere la principale infrastruttura non solo per la Calabria ma del Mezzogiorno. Cercherò di utilizzare il più possibile quanto fatto a Roma per far crescere il porto.

Reggio ha straordinarie risorse che possono essere risorsa per tutta la regione, perché se cresce Reggio cresce tutta la Calabria. Perché ci credo, ma anche perché c’è Cannizzaro che non mi parla d’altro”.