Regione Calabria, ricorso di Nastasi: clamorosa esclusione per Amalia Bruni?

Il percorso di Amalia Bruni all'interno del consiglio regionale potrebbe durare meno del previsto

Il percorso di Amalia Bruni all’interno del consiglio regionale potrebbe durare meno del previsto. Si è tenuta oggi l’udienza, presso il Tribunale di Catanzaro, relativa al ricorso presentato dal candidato consigliere del Movimento 5 Stelle Annunziato Nastasi. Motivo del ricorso, la presunta ineleggibilità di Amalia Bruni, candidata alla presidenza della Regione con il Partito Democratico.

La possibile ineleggibilità di Amalia Bruni, come già riportato su queste pagine lo scorso 7 novembre, riguarda le “Norme in materia di ineleggibilità e incompatibilità alle cariche di consigliere regionale, provinciale, comunale e circoscrizionale e in materia di incompatibilità degli addetti al Servizio sanitario nazionale”.

Amalia Bruni, secondo quanto imposto dalla legge dunque avrebbe avrebbe dovuto chiedere di essere posta in aspettativa senza retribuzione non oltre il giorno fissato per la presentazione delle candidature, previsto per i giorni 3 e 4 settembre 2021.

Invece, il 2 settembre 2021 con deliberazione n.993 della commissione straordinaria dell’Asp di Catanzaro viene attivata la procedura richiesta dalla legge, tuttavia il limite stabilito per la rimozione delle cause ostative è il giorno 3 e 4 settembre, data della presentazione delle candidature. Amalia Bruni ha chiesto l’aspettativa, concessa con delibera della commissione straordinaria, dal 06/09/2021 al 10/10/2021, e quindi fuori tempo massimo rispetto alle norme previste dalla legge.

Il leader dell’opposizione dovrà dunque spiegare queste incongruenze se intende davvero rimanere coerente con quanto detto e pronunciato più volte in campagna elettorale in termini di coerenza, rispetto delle regole e trasparenza.

Ma c’è di più, e qui ci ricolleghiamo alla determina di cui sopra. Amalia Bruni è andata in aspettativa, fuori tempo dal 06/09/2021 al 10/10/2021, e il 12 ottobre 2021 con deliberazione del direttore generale f.f. dell’Asp di Catanzaro, viene concessa una ulteriore proroga dell’aspettativa dal 11/10/2021 al 31/10/2021 come prosecuzione di quella già concessa.

La determina dirigenziale del 5359 è però del 29 ottobre 2021 con tanto di sua firma. Se risultava ‘in congedo’ come ha potuto firmare un atto così delicato di rimborso dei costi di un Centro che lei stessa dirige, nel periodo in cui risultava in aspettativa?

Con queste motivazioni il legale di Nastasi, Avv. Rossella Barberio, ha cercato di far valere le proprie ragioni all’interno del Tribunale di Catanzaro, alla presenza della stessa Amalia Bruni. I legali dell’ex candidata alla presidenza della Regione Calabria hanno fondato le loro motivazioni sulla presunta assenza di questa casistica dalle motivazioni di ineleggibilità, oltre a far presente come in caso di esclusione per la candidata dem ora al Gruppo Misto, non sarebbe Nastasi ma Luigi de Magistris (in quanto risultato terzo tra i candidati alla presidenza della Regione) a dover prendere il posto di Amalia Bruni in consiglio regionale.

Tempi stretti per la sentenza, il Tribunale di Catanzaro prenderà una decisione entro la prima metà di febbraio. Secondo quanto filtra, ci sarebbe ottimismo da parte dei legali di Nastasi riguardo la possibilità che il Tribunale di Catanzaro (considerate le norme che regolano la candidatura e in particolare quella di Amalia Bruni alle scorse regionali) accolga le loro motivazioni ed escluda Bruni dal consiglio in favore del candidato del Movimento 5 Stelle.