Calabria, Italia in Comune: "La Corte dei Conti migliora il piano di rientro"

"Negli ultimi giorni la Corte dei Conti  ha avuto un ampio risalto nello scenario politico ed amministrativo della nostra regione". La nota di Italia in Comune Calabria

Negli ultimi giorni la Corte dei Conti  ha avuto un ampio risalto nello scenario politico ed amministrativo della nostra regione.

Alle cronache è balzato il dissesto del Comune di Cosenza, da ieri l’attenzione è stata rivolta al Rendiconto 2018 della Regione Calabria. Diverse sono state le reazioni anche se in alcuni casi non sempre possiamo affermare siano state conseguenza di un’analisi ed una valutazione complessiva, rispetto a quanto evidenziato dalla Corte, ma appaiono più come un elemento di critica nei confronti del Governatore.

MOTIVAZIONI

Partiamo dalla parificazione del documento contabile che è avvenuta con l’avanzamento di eccezioni che si riferiscono alla necessità di adeguare il fondo crediti di dubbia esigibilità per altrettanti vantati dall’ente ma che non sono stati riconosciuti dal soggetto debitore (i comuni). Tali crediti afferiscono ai servizi della gestione dei rifiuti e del servizio idrico.

É stato evidenziato come la regione sia stata capace di rispettare il piano di rientro del disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui, il rispetto del vincolo di pareggio di bilancio superando anche l’obiettivo fissato in sede di conferenza Stato Regioni, passando poi dal limite dell’indebitamento che risulta essere tra i più bassi d’Italia, un miglioramento del risultato economico rispetto all’anno precedente, il corretto utilizzo dell’avanzo di amministrazione ed i risultati importanti conseguiti sulla spesa comunitaria.

Ovviamente esistono delle criticità ed il governo regionale ne è cosciente tanto che questo viene confermato all’interno della documentazione redatta dalla Corte dei Conti e rappresenta il segno di un approccio serio a queste tematiche che devono essere costantemente monitorate per evitare rischi ulteriori.

Ed è proprio in questo senso che ancora una volta dobbiamo ricordare la questione sanitaria, con il commissariamento decennale ed il cadeau grillino del Decreto Calabria che di fatto, tanto a livello di servizi quanto sui conti offre uno scenario desolante.

Ma non dobbiamo neanche dimenticare quanto sia importante il ruolo di chi ha il compito di governare un territorio che presenta diversi problemi strutturali tra i quali non possiamo non citare i comuni e la loro situazione finanziaria molto spesso difficile.

Così come probabilmente non è da leggere come una manovra lacrime e sangue quella di chiudere le partite creditizie, ma un processo di riordino dei conti non solo della regione quanto dei comuni stessi che altrimenti rischierebbe di essere traslato ancora una volta in là nel tempo per poi manifestare effetti ancora più negativi quando sarà inevitabile affrontarlo.

CONCLUSIONI

Quanto emerge è che un quadro che conferma quanto sia complesso prendere per mano un ente ed un territorio in condizioni difficilissime e farlo crescere, con sacrificio e con responsabilità. Così come è evidente quanto sia importante un’azione duratura in un contesto complesso, i cui risultati per manifestarsi tutti, hanno bisogno di maturare.

Anche su questo c’è sempre stata piena consapevolezza da parte di chi oggi, e ci riferiamo al Presidente Oliverio, sente il dovere di continuare un percorso che già ha prodotto effetti positivi, che ha come obiettivo quello di ridurre il gap con le altre regioni.