Natale, Draghi si prepara: il 23 dicembre la decisione con le misure in vista delle feste

La preoccupazione è massima, l'intenzione è di tenere alta la guardia. Il premier Mario Draghi si prepara

La convocazione della cabina di regia è per giovedì, il giorno dopo la conferenza stampa di fine anno, convocata in anticipo rispetto al solito non solo per sottolineare il lavoro svolto dall’esecutivo in questi mesi (e, magari, evitare che i fari siano puntati soltanto sull’elezione ormai prossima del presidente della Repubblica), ma anche per lanciare un messaggio chiaro agli italiani che si preparano alla festa del Natale.

Il 23 dicembre ultimo giorno di scuola per milioni di studenti, si tireranno le somme sull’emergenza Covid, ma il presidente del Consiglio Mario Draghi si prepara, come ovvio che sia con i numeri del contagio in continuo aumento, a chiedere ai cittadini la massima responsabilità per far si che ci sia il massimo rispetto delle regole anti-Covid.

La preoccupazione è massima, l’intenzione è di tenere alta la guardia. Le misure che potrebbero essere adottate verranno prese solo alla luce dei report della prossima settimana e soprattutto alle indicazioni degli scienziati. Insomma, nervi saldi e nessun tipo di allarmismo, nulla è ancora deciso, spiegano dal governo.

L’Italia non si appresta a seguire l’Olanda che si prepara a varare un altro lockdown, prospettiva a cui potrebbe andare incontro anche il Regno Unito. Ma proprio per evitare chiusure e – come ha detto il premier durante le ultime comunicazioni in Parlamento alla vigilia del Consiglio europeo – difendere “con le unghie e con i denti” i risultati ottenuti con i vaccini, si stringeranno le maglie, per esempio, sul pericolo degli assembramenti che potrebbero causare un ulteriore peggioramento dei dati.

“La presenza della variante Omicron era largamente attesa, in linea con quanto osservato anche negli altri paesi, ed è probabile un aumento dei casi nei prossimi giorni”, dice il presidente Brusaferro. “Omicron è stata segnalata in 89 paesi e il numero di casi raddoppia in 1,5-3 giorni nelle aree ad alta trasmissione”, ha reso noto l’ Oms lanciando l’allarme su molti sistemi sanitari.

Sul tavolo del governo ci sono le ipotesi dell’obbligo delle mascherine all’aperto e la possibilità del super green pass ovunque. In ogni caso l’esecutivo punta a porre l’attenzione soprattutto sulla necessita’ di comportamenti virtuosi da parte dei cittadini e a rilanciare gli inviti a vaccinarsi.

“Gli italiani facciano la terza dose il prima possibile”, l’appello lanciato dal presidente del Consiglio. Dopo la proroga dello stato di emergenza dunque ci si prepara al ‘piano’ di Natale. E l’ala rigorista spinge per una maggiore stretta. Non basta il tampone, il green pass si dia solo ai vaccinati e ai guariti, osserva Renzi.

Fari puntate sulle feste: già diversi presidenti di Regione hanno annunciato ordinanze per Natale e Capodanno. Al Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro degli Interni Lamorgese, sono stati esaminati i dati sui controlli effettuati dall’entrata in vigore del super green pass.

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