Esercito, ecoballe e Regione: l'aggiornamento sui rifiuti del vicesindaco Neri - VIDEO

"Non si può fare politica sulla spazzatura. Siamo cittadini anche noi e non vogliamo vedere Reggio così"

“Le istituzioni sono al fianco dei cittadini ed anche molto attente ad un tema che sta diventando complicato”.

Commenta così l’emergenza rifiuti il vicesindaco con delega all’ambiente Armando Neri. La situazione vissuta nella città di Reggio Calabria sta scatenando il malcontento dei cittadini tanto che, nei giorni scorsi, è stato appiccato un incendio nel rione Marconi.

“Manca l’interlocuzione con la Regione Calabria – spiega Neri – che è il soggetto preposto a dare risposte su questo tema. Noi ovviamente non abbiamo mai fatto spallucce e siamo quotidianamente in mezzo alla trincea per risolvere il problema. Lo stiamo facendo con gli strumenti che l’ordinamento di legge ci permette di utilizzare per affrontare questa emergenza”.

Il vicesindaco ribadisce quando annunciato già nella giornata di ieri dal sindaco Giuseppe Falcomatà:

“Abbiamo un aggiudicatario della gara per le ecoballe. Questa specie di cilindri pressati verranno temporaneamente ospitati dall’impianto di Sambatello. Questa novità ci consentirà, conclusi i passaggi burocratici, di liberare la città da circa 3000 rifiuti giacenti a terra”.

E sulle critiche di molti cittadini e dell’opposizione, Neri commenta:

“Siamo cittadini anche e noi e stiamo facendo il possibile perché l’ultima cosa che vogliamo vedere è questa situazione terribile che sta vivendo la città. Purtroppo si sta giocando una partita politica sulla pelle dei cittadini di Reggio e di tutti quelli che pagano regolarmente per vedere erogato un servizio. Sulla spazzatura non si può e non si deve fare politica”.

Per quanto riguarda invece il comitato istituito dai residenti di Sambatello, Neri commenta:

“Ieri c’è stato un incontro alla Città Metropolitana. Abbiamo illustrato ai residenti la situazione. L’amministrazione sta solamente ottemperando ad un’ordinanza regionale che chiede ai comuni di individuare siti di stoccaggio temporanei.

Questo però, nella situazione in cui ci troviamo non basta. L’intervento dell’esercito diventa fondamentale”.

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